A volte, ciò che ci viene mostrato è solo un lato di una medaglia...
Salve salvino gente!
Dato che molti hanno apprezzato la mia Eren × Reader "Plenilunio", ho deciso di riproporre la storia con lo stesso prologo, ma con il racconto basato su Levi~...
Dopo l'imbarazzante addio con Levi, la luna che era calata si alza in questo giorno nuovo. Alla fine, non sono riuscita a dire nulla per confortarlo.
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Ed ora, quando Levi arriva in classe, si comporta come quando lo avevo appena conosciuto, poggiando la testa sul banco vicino alla finestra. Solo recentemente aveva iniziato ad alzarsi ed a sedersi accanto a me, ma quando sono venuta a conoscenza del suo "vero io", potrei aver fatto dissolvere il bel sogno che stava vivendo.
(La storia di Levi mi ha scioccata...ma i miei sentimenti verso di lui non sono cambiati. Dopo aver appreso che è un tritone e che ha ucciso sua madre, la mia posizione non cambia...ma per lui, è diverso?)
Non serve a nulla rimuginarci sopra. Se mi arrendo e non gli dico i miei sentimenti, questa potrebbe davvero essere la fine tra di noi.
Mi alzo dal mio posto, approfittando della calma che risiede nell'aula. Dirigendomi verso il suo banco, cerco di mantenere un'espressione calma.
T/n: "...Levi?"
Lo chiamo, ma lui non risponde.
T/n: "Levi...svegliati."
Provo a muovergli delicatamente la spalla ma, così facendo, lui mi caccia via la mano con uno schiaffo senza neanche alzare il volto.
Il suo ovvio rifiuto mi sorprende e non so che dirgli. Non ho il coraggio di provare a chiamarlo un'altra volta, così ritorno al mio banco sconfitta. Sasha, vedendo l'intera scena, mi rivolge la parola.
Sasha: "Beh, che cattivo. Avete litigato?" T/n: "No no...non preoccuparti." Sasha: "Sicura? Allora no problem... però sembra in qualche modo ritornato il solito Levi, quello che c'era prima che ti trasferissi tu."
L'osservazione del demone mi dà una fitta al petto.
(Ritornerà ad essere com'era inizialmente? Quello che era gentile e che mi faceva battere forte il cuore, non ci sarà più?)
Pensando a questo, percepisco le lacrime che stanno per uscire. Non voglio che nessuno noti il mio turbamento, così mi invento una scusa rivolta a Sasha e corro fuori dall'aula.
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Quello stesso giorno, dopo le lezioni.
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