Epilogo

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Ho deciso di scrivere un libro sulla grande famiglia di mia madre e so  esattamente da che punto iniziare in modo che le prossime generazioni sappiano che devono e dovranno per sempre allontanarsi dalle origini e dal nome di questa famiglia.
Sì ho solo 21 anni ma sui recenti racconti di mia mamma sono quasi certa di potercela fare.
Iniziò tutto così.
Ero appena tornata dall'ultimo giorno di terza media quando mia mamma mi chiamò al telefono di casa.
G:Chiara!Nonno Diamante è morto purtroppo,domani vengo a prenderti per il funerale,nel frattempo dormo dai tuoi nonni.
In frigo ci sono le spinacine e la pasta di ieri,scaldali e mangiali per cena.
C:mamma non posso mangiare le spinacine sono celiaca e anemica,ma stai tranquilla mi compro due pizze alla conad.
Mia mamma era strana,non l'avevo mai sentita piangere.
Mi misi a pensarci:nonno Diamante aveva compiuto 100 anni da soli sei giorni,era l'ultimo di sette fratelli e aveva tutta la proprietà del mio trisavoro Pasquale che si trova a Limatola.
Ora potrò conoscere la famosa famiglia di mia mamma,non l'ho mai conosciuta perché lei ha paura che venga a scoprire cose che non posso sapere.
E ora dovrò conoscerla,andremmo tutti al funerale e anche se dovrei essere triste perché ho perso il mio bisnonno sono solo contenta di conoscere i miei zii di terzo grado.
Andai a comprare una pizza,presi i miei integratori per il ferro e cenai tutta sola,pensando che il giorno seguente sarei dovuta partire per Limatola:il paese dei miei bisnonni.
Avevo paura e volevo essere perfetta e pronta a tutto,mia mamma poi mi disse di dire a tutti che avevo 11 anni e non quasi quattordici,per fortuna sembravo più piccola.
Ho molta paura,magari è lì che si trova mio padre,sono mora e mia madre è bionda e solo mia madre e mio nonno sanno chi sia realmente mio padre.
E dopo circa un'ora avevo la valigia pronta e avevo cenato con pizza e coca,mi addormentai subito pronta a partire alle otto del mattino seguente.
Alle 7 in punto del giorno dopo ero in piedi e mia mamma mi aveva fatto una colazione leggera:frutta e yogurt.
Mi vestii bene pronta a tutto e alle 8 in punto io,mia mamma e i miei nonni  eravamo sul treno Roma-Caserta.
A Caserta noleggiammo una 500 e dopo mezz'ora di viaggio arrivammo.
La chiesetta era in una piazzetta e io entrai.
Era piccola ma dentro c'erano 100 persone,le ho contate ed osservate,non avevo voglia di ascoltare la messa.
Prima della messa mia mamma si fermò a parlare con un notaio e io provai ad ascoltare la conversazione senza buoni risultati.
Dopo la messa mia mamma fece un discorso importante.
G:cara famiglia Santoro e Valentino ho ereditato da mio nonno tutta la proprietá di questo posto mentre mio fratello e mio cugino si spartiranno i soldi.
Voglio invitarvi tutti a 'a Gopp' per passare insieme una settimana e per farvi conoscere mia figlia Chiara.
"Greta Posso sapere quanti anni ha la bambina,per favore?"disse un uomo in fondo alla chiesetta
"Ha 11 anni,Giacomo"rispose mia madre
Voi tutti potreste anche non accettare il mio invito ma a me farebbe solo piacere accogliervi nella casa che un tempo è stata di tutti,dai ragazzi non ci vediamo da 13 anni.Alcuni li devo anche conoscere"disse mia mamma a tutti quanti.Non li vide molto contenti e sicuri di questa cosa ma andò lo stesso a 'a Gopp' e tutti e 96 i membri della mia famiglia ci seguirono in macchine differenti.
C'era una casa di 11 stanze per i vecchi,una di 17 per i cugini di secondo grado di mia mamma e una di 19 per noi ragazzi,mai vista una casa così grande.
Noi ragazzi andammo subito nella piscina mentre gli adulti si misero a parlare delle loro vite.
Allora,Greta,tu hai quanti,25 anni?E hai già una figlia di 11?"disse Claudia,l'unica cugina di cui parlava mia madre.
"A dicembre sono trenta Claudia"aggiunse mia madre.
"Non vi vengono in mente un sacco di ricordi stando in questo posto?"chiese mia mamma
"Come ad esempio?"disse la Fabiana maggiore.
"La festa di Giancarlo nella cantina di Ciro,i compleanni di Fabrizio,quell'estate indimenticabile con Filippo e Marta,i pomeriggi sotto il sole con Davide e Mirco e un sacco di altre cose."
"Ci spieghi il motivo della rimpatriata,Greta?"chiese Riccardo
"Il notaio ha detto che ha una cosa per tutti noi"rispose mia madre stranita
"Quando ce la consegnerà?"chiese poi Ilaria con uno strano Italiano
"Tra tre giorni"rispose ancora mamma
"Tu sai di che si tratta?"mi chiese Fabiana Piccola
"Più o meno,diciamo che se ognuno vuole la propria parte dobbiamo fare una sorta di caccia al tesoro,poi vedrete"disse mia mamma
"Caccia al tesoro,non abbiamo mica 15 anni"urlò Erica
Per fortuna velocemente si cambiò discorso.
"Allora,qualcuno vuole spiegarci quello che sa sulla famiglia?"chiese Davide
"Di che parli Da?"rispose attonito Giacomo che probabilmente nascondeva un sacco di segreti.
"Del perché Ilaria e Clara non si parlano da vent'anni nonostante prima fossero migliori amiche,del perché nonno Giovanni e zio Diamante non parlavano da quarant'anni,del perché oggi Filippo non abbia salutato Greta"rispose Federico a Giacomo.
Alcuni dei miei zii non parlavano,stavano zitti.
Mia mamma ad un certo punto disse:
"Giochiamo ad un gioco:giriamo la bottiglia,chi esce deve dirci un segreto molto vago su questa famiglia senza fare nomi,se non vuole dirlo beve uno shot,li preparo io,inizio io.

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