Capitolo 2.

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Secondo Giorno 

Oggi mi sono svegliato molto presto, volevo che fosse la prima cosa che avrei visto appena avrei aperto gli occhi, e così è stato... Questa mattina è molto carina, indossa un pantaloncino corto e un top un pò troppo scollato per i miei gusti, lei sarà mia e nessun'altro deve guardarla oltre me...Prendo il telefono per scattarle una foto e noto vari messaggi del mio amico Jeff, ha già ottenuto tutti i dati che volevo, a volte mi sorprende quel ragazzo... "Jennyfer Wilson, 20 anni, Nata e vissuta a Londra, attualmente vive sola e lavora in un piccolo bar Il Swan, hobby nuoto, segni particolari tatuaggio che raffigura un acquila sul collo e piercing sulla lingua, alta 1.70, peso 60kg, orfana, numero di telefono, ecc ecc.." senza nemmeno rendermene conto inizio a leggere le informazioni ad alta voce ma poi mi fermo...lei sta uscendo e io devo assolutamente seguirla, devo vedere dove lavora, cosa fa dopo il lavoro e magari scattarle un pò di fotografie...Dopo averla seguita per mezz'ora nel fitto traffico finalmente si ferma, difronte un piccolo ed elegante bar, mi piace, non sembra un posto frequentato solo da schifosi ubriaconi.... Lei saluta quello che penso sia il proprietario e aprono il bar insieme...i clienti iniziano ad arrivare e lei è perfetta, radiosa, sorridente, gentile, educata...Riesco a resistere per due ore ma poi decido di entrare e magari prendermi un caffè... Mentre mi avvicino al bancone, sento il mio cuore battere all'impazzata , sono nervoso ed a stento, balbettando riesco ad ordinare un caffè, e proprio mentre stavo per uscire sento qualcuno importunarla

"Hei bellezza perchè non mi dai il tuo numero così ci vediamo ogni tanto?"

"Non chiamarmi bellezza e non avrai il mio numero, ora sparisci" Il suo volto all'improvviso si incupisce, il suo sguardo diventa duro e intimidatorio.  Per lei il discorso finisce li ma non per me, oh no, quello li deve pagare per averla importunata e per averla spogliata con gli occhi, non può, lei è mia, appartiene a me e devo fare qualcosa. Seguo il tizio  e non appena si ferma difronte una casa scendo dalla macchina rabbioso e mi precipito con forza su di lui, per fortuna ho sempre un coltello con me..gli trafiggo la carne con il coltello svariate volte per poi correre via e lasciarlo in mezzo alla strada...non morirà, sono stato indulgente e spero che abbia capito il messaggio... Dopo aver sistemato quel viscido avrei davvero voglia di vederla ma non posso andare al bar nuovamente così decido di chiamarla.

"Pronto?"

"Tranquilla, da oggi in poi ti proteggerò io dagli altri e tu, tu sarai mia, perchè tu, mi ami, ho visto come mi guardi, non puoi negarlo, a presto piccola"                  Non le ho dato il tempo di rispondere che ho chiuso la telefonata, ma è stato bello sentirla, e io lo so, so che sarà mia, perchè non lo sa ancora ma mi ama... Purtroppo questa sera non l'ho vista alla finestra, mi chiedo cosa stia facendo e decido di mandarle un messaggio "Sogni d'oro piccola, ci vediamo domani"

Diario di uno Stalker sentimentaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora