Capitolo 22 - PORTATORI DI MORTE

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Pov Derek

Non mi ricordavo nulla di quello che era successo, l'ultima cosa che ricordavo era Amira che mi aveva detto di sedermi e la prima cosa che vidi quando aprii gli occhi fu sempre lei, che dormiva profondamente sulla poltrona con la testa appoggiata al materasso.

Solo dopo mi resi conto della debolezza che mi pervadeva, sicuramente era successo qualcosa, ma non avevo idea di cosa.

Furono Scott, Peter e Deaton ad informarmi di quello che era successo.

<<Quindi siamo stati attaccati?>>

<<Già, a quanto pare, sicuro di non aver percepito nulla.>>

<<No, nessun odore strano e nulla di allarmante, non c'era traccia di nessuna trappola.>>

Amira era andata via appena Scott e Peter erano entrati, avevo percepito imbarazzo ma anche fastidio e la cosa mi aveva fatto sorridere, forse avevo ancora qualche speranza di farmi perdonare.

Mi avevano detto che era stata proprio lei a trovare la rara specie di strozzalupo che mi stava avvelenando, notai che Deaton era li li per dirmi qualcosa ma non lo fece, volevo sapere a tutti i costi cosa mi doveva dire.

<<C'è dell'altro?>>

<<Ehm, no.>>

<<Sicuro? Perchè non mi sembrava prima.>>

Il veterinario fissava gli altri due come per chiedere il permesso di andare avanti, c'erano emozioni contrastanti che si mescolavano: paura, stupore, felicità e incredulità, fu Peter a rompere il silenzio.

<<Beh, Deaton pensa che Amira, non si sa in quale modo, sia riuscita a prendere un pò del tuo dolore permettendoti di riuscire a superare la notte.>>

<<Non lo penso, ne sono sicuro! E' merito del Legame. Altrimenti come te lo spieghi che lui stava meglio e invece lei no?!>>

Avrei dovuto essere contento di questa cosa, Amira, anche se involontariamente, mi aveva permesso di superare la notte e non continuare a peggiorare, ma non ne ero per niente contento invece, lei aveva rischiato, aveva sofferto per colpa mia.

<<Perchè glielo avete permesso?! Dovevate fermarla.>>

<<C'era solo lei, nessuno sapeva che potesse succedere una cosa del genere, avevamo fatto dei turni per controllare i tuoi parametri, eri ridotto male.>>

Dovevo parlargli, ero arrabbiato, ma non perchè mi avesse salvato, la cosa che mi aveva fatto più alterare era stato il fatto che lei fosse stata male, che avesse rischiato. Cercai di tirarmi su ma ero ancora debole e fu più difficoltoso del previsto, avevo le gambe intorpidite e la testa mi girava.

<<Datti qualche minuto Derek.>>

Vedevo Scott che guardava fuori dalla finestra, era preoccupato, guardava verso il basso e poi verso il bosco.

<<Hai visto qualcosa Scott?>>

Nessuna risposta, il suo viso continuava a guardare in basso e poi tutto intorno a lui, come se stesse tenendo d'occhio qualcuno o cercando qualcosa., pian piano mi avvicinai a lui mettendogli una mano sulla spalla.

<<Scott?>>

<<Eh?>>

<<Che succede?>>

Guardai fuori dalla finestra verso il bosco e non vidi nulla, poi i miei occhi si abbassarono e videro Amira e Melissa in veranda, c'era molta tensione nell'aria, ero sicuro che mi nascondessero qualcos'altro.

Prefetti sconosciuti - Derek HaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora