IT'S ME, MARIO!

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Eccolo la, a bere il suo caffè mattutino al Java Jones di New York... Il locale era carino, accogliente e l'odore di caffè, latte e cappuccino faceva venire l'aquolina in bocca a chiunque passasse davanti al bar. Era un po in ritardo Mario e rischiava di perdere l'appuntamento con la sua cliente della giornata. Decise di scendere dallo sgabello e di uscire dal locale ma appena aprì la porta Mario sentì una gelida corrente d'aria e tremo tutto, solo in quell'istante si accorse di avere lasciato il suo cappotto dentro il locale quindi entrò e andò al posto dove lo aveva lasciato ma non c'era. Era strano... Era la prima volta che Mario perdeva un giubbotto al Java Jones e poi cosi costoso! Con dentro un iPhone 7plus e il portafoglio pieno di verdoni. Velocemente guardò il soffitto con faccia disgustata e disse -Porco Dio- e subito dopo si accorse di averlo urlato e che tutti lo guardavano male... Malissimo, con gli occhi letteralmente storti. C'era una suora... Non sembrava averci fatto caso alla bestemmia di Mario ma ad un certo punto si alzò dalla sedia, si avvicino a Mario e improvvisamente gli sputò tutto il caffè in faccia... Mario ebbe la possibilità di assaggiare caffè mischiato a colla per dentiere. Non era bello ma lui cercò di controllarsi, si girò e usci di corsa dal Java jones e si recò al posto di lavoro, dove prendeva gli strumenti da idraulico e la sua tuta rossa a bretelle blu con il cappellino rosso con su scritto "M": l'iniziale del suo nome, Mario.
Usci tutto frettoloso e chiamò un taxi che passava li... Ci salì e distrattamente, mentre chiudeva la portiera, su chiuse il dito medio... Urlò, sta volta per non essere di nuovo sputato da qualcuno, - Porco Allah - e improvvisamente il guidatore si girò e guardò in faccia Mario... Il guidatore era marocchino... Era profondamente indignato verso Mario(che voleva sprofondare nel terreno) ma quel marocchino era bravo, non distolse dalla mente il suo obbiettivo: fare soldi da tassista per comprare una bomba e farsi esplodere in aria in nome di Allah il grande. Velocemente Mario disse con tono scusante il posto dove doveva andare e nel giro di 10 minuti il tassista lo portò li. Ma c'era un grave intoppo: doveva pagare e non aveva soldi, gli erano stati rubati al Java Jones con tutto il cappotto e l'iPhone 7plus. Mario era nel panico ma cercava di non dimostrarlo e faceva finta di cercare i soldi nel contenitore di ferro degli attrezzi ma improvvisamente cerco di aprire in modo molto veloce la portiera, non abbastanza veloce quanto il tassista islamico che bloccò la portiera premendo un tasto sul cruscotto. Ormai erano soli: Mario e il tassista islamico. Si guardarono per 30 secondi e Mario si accorse che il tassista aveva la barba lunga e il cappellino da califfo: un vero e proprio talebano. Quello che successe dopo si può spiegare cosi: da fuori, l'auto si muoveva come se dentro ci fosse una coppietta che ci dava dentro, ma sfortunatamente per Mario non ci stava dando dentro con nessuno, invece le prendeva di santa ragione.
Mario sentiva odore di uova marce e... Sembrava proprio cacca, non era una sorpresa dato che si svegliò dentro un bidone della spazzatura, subito controllò se aveva gli attrezzi e andò al numero 69 di Pineapple street. Busso alla porta e sentì una voce sexy, da donna molto arrapata, Mario sapeva benissimo che senza aver fatto nulla aveva già in pugno quella donna che diceva -Chi èhh???- e subito Mario rispose -Sono io, Mario! L'idraulico che ha chiamato... Ho sentito che aveva un buco da tappare e quindi, bé, ho il tubo che fa per lei: più lungo e più duro!-.
Le aprì una donna ventenne, alta bionda, tettuta, tutta curve che disse -Ohhhh... Ma guarda che... Scusi, ehm... Io sono Peach... Lei è Mario, sa... È cosi possente non le si addice il suo nome.- allora Mario disse con tono sexy -Dov'è il buco da tappare?-.
Peach portò Mario in cucina, si piegò e aprì lo sportello sotto il lavandino ma dietro c'era Mario e lei era piegata proprio a 90 gradi e il suo sedere era appoggiato sul... (Insomma avete capito cari lettori)
Mario lo sentiva morbido... Perfettamente rotondo, allora con la mano le sculacciò il culo e *CENSURED*
Dopo 3 ore Mario disse- sono stanco-, prese e tornò a casa. Mario era felice anche se aveva perso soldi e le aveva prese di santa ragione, era felice d fatto che il marocchino non gli avesse circonciso il pene e che fortunatamente gli diede solo un calcio in quella zona cosi poteva a chiedere a peach di dare un bacino sulla bua...
Mario era felice di aver conosciuto Peach e di essersi divertito con lei! Mario era solo leggermente abbattuto perche aveva il numero della ragazza... Ma come la chiamava senza iPhone !?!?? 0.o

LA STORIA DI DUE LAVORATORIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora