Capitolo 1

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Cesare si era appena alzato dal letto. Aveva passato quasi l'intera notte in bianco e si vedeva dalle occhiaie allucinanti.
Doveva sbrigarsi, si prospettava davanti a lui un'impegnativa giornata in studio con i sui amici e colleghi di Sapce Valley per registrare diversi video per il canale principale.
Negli ultimi mesi la sua voglia di passare la giornata in studio era diminuita drasticamente. Era sempre stanco e di cattivo umore, nemmeno i suoi migliori amici riuscivano a farlo stare meglio.
Cesare si trascinò giù dal letto e si buttò di malavoglia sotto la doccia. Ci rimase più del necessario nella speranza di rilassarsi un po', ma il tentativo fu vano: uscì da sotto l'acqua con lo stesso umore di a quando ci era entrato.
Si costrinse a vestirsi e a prendere le chiavi della macchina per andare a lavoro.
Considerando che era in anticipo rispetto all'orario d'incontro, il ragazzo decise di fare tappa al bar vicino a casa che era diventato nell'ultimo periodo una meta fissa della sua mattinata pre lavorativa.

Entrato dalla porta con il solito scampanellio si sedette ad un tavolo libero aspettando la cameriera per ordinare.
La ragazza gli si avvicinò quasi subito con un grosso sorriso stampato in faccia.
T-hey Cesare! Oggi cosa prendi? Solito cappuccino?
C-ciao Tali, si, solito cappuccino.... con molto caffè però
T-inizia a diventare un'abitudine fare colazione al bar
C-già....sei occupata o ti puoi sedere?
T-dammi il tempo di fare il cappuccino e mi siedo con te
C-grazie
La ragazza tornò dietro il bancone e in pochi minuti tornò al tavolo di Cesare con in mano un cappuccino fumante.
T-allora, com'è andata?
C-non gliel'ho detto....
T-Cesare....me lo avevi promesso
C-lo so, lo so.... non ce l'ho fatta

Voi lettori vi starete chiedendo di cosa stanno parlando i due nel bar... beh, semplicemente il principale motivo per cui Cesare, da quasi 7 mesi, è sempre abbattuto: i sentimenti. Di quella brutta space di sentimenti che non spariscono nel tempo, ma che con il passare dei giorni si creano una casa nel cuore, ci si insediano e gli piace così tanto che sono pronti a rimanerci per sempre.
Ecco, quei sentimenti hanno fatto del cuore di Cesare la loro casa.

T-pensi davvero di non dirglielo?
C-non lo so cazzo non lo so!
T-cosa ti blocca?
C-ho paura! Ho paura del modo in cui potrebbe guardarmi, ho paura della sua reazione, ma di più ho paura che se ne vada...
T-lo sai che non lo farà
C-cho te lo dice? Come fai ad esserne sicura?

Talitha non rispose, non poteva esserne sicura.

Dopo diversi minuti di silenzio imbarazzante Cesare riprese la parola.
C-sai, la prima volta che sono venuto qua speravo di incontrare qualche ragazza che potesse farmi provare qualcosa.... e all'inizio speravo fossi tu
T-ma?
C-ma quei sentimenti invece che sparire sono solo aumentati...
T-forse è un segno, forse è proprio lui la persona giusta.
C-non può esserlo e lo sai...
I due rimasero ancora in silenzio per un po'.
T-a che ora hai detto che devi essere la?
C-non l'ho detto...
T-beh a che ora?
C-alle 9 perché?
T-guarda l'ora....
C-merda è tradissimo. Tieni i soldi, scappo!
T-ciao Cesi
C-ciao Tali
Cesare si fiondò fuori dal bar, si mise il casco e partì a tutta velocità in direzione dello studio di Space Valley.

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