IV

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È un bene ch'io dorma sereno
Sopra quel letto che vano lasciasti.
Alla mente il tuo corpo rimeno,
E tal ricordo di te ancor mi basti.

Dolci tue forme svelate stavano
Alla luce e da miei occhi contemplate;
Poi alle mani esse si mostravano
Con loro calore e ardore: infuocate.

Ma sento il cor che parla e forte dice:
«Anche se le delizie son partite,
Diverse ne avrai e ancor sarai felice».

Le sperimentali rimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora