Surprise.

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- Meglio questo o questo?- mi chiese osservandosi allo specchio Alys, mentre alternava davanti a se due vestiti.

- Quello fucsia.- confermai raccogliendo le gambe al petto e sistemandomi la coda di cavallo.

-Mh- replicó lei per poi entrare nel bagno per truccarsi.

Sono passate pochi giorni da ció che è successo con Lou, ma ancora non mi sembra vero.

*TocToc*

- Hanno bussato Annis, vai tu?- sento urlare dal bagno.
Non so perché ma Alys aveva incominciato a chiamarmi Annis, ma non mi dispiaceva dopo tutto.

- Penso sia Lou.- sbottai trascinando il mio gracile corpo avvolto nel mio tutone invernale giù dal letto.

- Tomlis..- urlai spalancando la porta, ma non appena realizzai chi si ergeva davanti a me aggrottai la fronte.

- Mamma?- sbottai facendo un passo indietro.
Oh per carità divina.

- Bonjour Anne-Marie, comment ça va?- rispose lei, rigorosamente in francese, anche se l'inglese lo sa anche meglio.

- Ça va.- replicai ancora scossa.

- Annis, chi era alla.. Oh buongiorno!- intervenne Alys appena uscita dal bagno, avvolta nel tubino fucsia.
- Lei dev'essere la madre di Anne, molto piacere Alys.- continuó porgendo la mano.

- Piacere mio.- rispose mia madre con un sorriso stampato in faccia falso come giuda.
Sta donna già non la sopporto.

- Posso entrare?- domanda spostandomi con la sua grazia ed entrando nella stanza.

Nè io nè Alys siamo delle casalinghe e l'ordine non è il nostro genere.
Cosa maledettamente sbagliata conoscendo le manie dell'ordine di mia madre.

- Scusa Piccola ma ho avuto dei problemi e mi sono liberato solo ora.- urla tutto d'un fiato Louis entrando nella mia stanza. - Oh. Salve.Piacere Louis.- dice porgendo la mano a mia madre.

Anche a lui sorride, ma senza rispondere.

- Nous allons à prendre un cafè Anne-Marie?- mi domanda rivolgendo uno sguardo inorridito ai miei vestiti - Oui Mama, je change et l'arrivée.- rispondo mentre lei annuisce ed esce dalla stanza.

Sfilo velocemente la tuta e infilo i jeans e le cose più carine che ho mentre Lou e Alys mi riempiono di domande, a cui io non so assolutamente rispondere.

[...]

- Non dirmi che vivi in quello schifo si stanza, e stai con quel ragazzo che è arrivato da non so dove visto che era fradicio dalla testa ai piedi, ma non piove!- mi lascio scappare una risata per la descrizione di Louis appena citata da mia madre. - Ebbene sì mamma!- sbotto appoggiando la lattina del caffè sul tavolo.

- Tu qua non ci viv..-

- Anne! Eccoti!- esclama Liam irrompendo la discussione, passando una mano nei miei capelli spettinandoli.

Dopo pochi secondi nota mia madre e chiede se ha interrotto qualcosa.

- No, avevamo appena finito di parlare.- spiego io lanciando un'occhiata omicida mia madre.

- Allora vieni che Harry e Louis si stanno menando.- esclama trascinandomi via dalla caffetteria.

Occazzo.

Sento dietro di me la voce di mia madre, ma dio, mi devi pure seguire?

Dopo qualche minuto di corsa sento solo gridare, e vedo Niall e Liam che tengono rispettivamente Harry e Louis, e Evan è tra di loro con una mano sul petto di ognuno.

- Che succede?- esclamo spaventanta sentendoli urlare.

Loro non si degnano di guardarmi e continuano imperterriti.

- Smettila di mentirle e dille come stanno le cose cretino!- sbraita Harry cercando di liberarsi.

- Ma smettila di fare il coglione Harry! Potresti anche farti i cazzi tuoi per una volta nella tua inutile vita!- replica Louis facendo lo stesso.

- Sono cazzi miei dato che ti ho pagato io per fartela, te l'ho fatta conoscere io, senza di me non la cagheresti di striscio, ma il peggio é che continui, nonostante lei ti abbia detto di stare lontano dall'altra troia, continui a fartele tutte e due, e a prenderla per il culo.- sputa Harry dimenandosi dalle strette di Niall.

Io rimango basita a quelle parole e rivolgo uno sguardo di conferma a Louis che appena mi guarda abbassa lo sguardo.

Sono pietrificata davanti a questa scena.

Sento mia madre appoggiarmi un braccio sulle spalle e portarmi verso Alys e Nath che si stanno giá dirigendo verso le camere.

[...]

- Anne-Marie, domani torni a Parigi niente storie, qua c'è il biglietto, io parto adesso con la macchina, ti aspetto a casa.- asserisce mia madre uscendo dalla camera e lasciandomi con Alys e Nath.

Non ho ancora aperto bocca anche se tutto è successo ormai un'ora fa.

Sono stata semplicemente sdraiata sul letto ad ascoltare Alys spiegare a mia madre tutto ció che era successo da quando ero al campus.

"Ti ha drogata? Che maniaco!"
"Che dolce ti ha suonato una canzone!"

E si alternavano stereotipi di frasi del genere.
Non capivo che razza di problema mentale avesse quel ragazzo.

Poi Harry, Harry lo ha pagato per baciarmi.
Harry ha pagato Louis per baciare me.
Quel bacio così intenso era stato tutto un gioco, e Harry era l'inventore.

- Torni a Parigi?- domanda Alys, sedendosi accanto a me.
- Mi sa di sì.- rispondo annuendo, e mentre pronuncio quelle parole mi si forma un nodo alla gola.

- Deve andare a prendere le valigie, sono nel deposito, torno tra dieci minuti.- spiego uscendo dalla stanza ad avviandomi verso il deposito.

Durante le imminenti vacanze di Natale non avevo intenzione di tornare in Francia e lo avevo anche giá comunicato a mia madre, probabilmente per questo è venuta qua, ma adesso penso che tornare un po' dalla mia famiglia possa farmi solo bene.

Attraverso il cortile centrale e intravedo Harry e Louis che stanno ancora litigando ma grazie al cielo non mi vedono e riesco ad entrare nel deposito tranquillamente.

Dopo circa mezz'ora riesco a trovare le mie valige ed esco di nuovo in cortile.

Questa volta vengo notata da Louis e Harry che si lanciano qualche occhiata e mi corrono in contro.

- Cosa fai con quelle valigie?- esclama Harry che grazie alla sua altezza mi raggiunge per primo.

- Possiamo parlarne Amore?- asserisce Louis raggiungendoci.

- Non chiamarmi così.- rispondo continuando per la mia strada senza nemmeno guardarli.

- Anne fermati!- sbottano insieme fermandosi.

- State zitti razza di idioti!- sbraito fermandomi e rivolgendogli uno sguardo.

Posso notare lividi sui loro volti, probabilmente prima che Niall e Liam li fermassero se le sono date pesanti.

- Lasciatemi in pace!- continuo rigirandomi per continuare verso la mia stanza, e grazie a Dio non sento i loro passi seguirmi.

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Ahia
Anne se la vede brutta eh.
Ma non preoccupatevi, ho intenzione di farla vivere nell'oblio ancora per un po'.

Come state?
Scusate per il ritardo del capitolo.
Un bacione grande
Love you all
-Anna

Kelly.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora