↭2-anemone↭

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KIRISHIMA'S POV

Si può essere felici pur essendo infelici?

Sembra una frase contraddittoria, ma mi sono posto talmente tante volte questa domanda, che ormai ronza nella mia testa da parecchio tempo.

Un sorriso in volto, e le fossette nelle guance rosee, occhi rossi brillanti e pieni di vita, che indicano un percorso del mio passato liscio e senza problemi.

È questo che la gente pensa di me, il classico ragazzo solare e ottimista.

Le persone sono talmente abituate ad avere questo aspetto esteriore verso i miei confronti, che nessuno si è mai preoccupato, o interessato, di vedere quello interiore.

All'interno sono distrutto, quella brillantezza negli occhi scompare, quel sorriso svanisce, quella vitalità diventa una solitudine colma di tristezza.

Pur sapendo di essere circondato da persone , mi sento costantemente solo, perché so che ognuno di questi individui non sa come sono fatto realmente.

I miei sogni, il mio passato, la mia vita, le mie ambizioni, i progetti per il futuro.

Anche se non è che io veda una continuazione fiorita nella mia vita, vedo solo le tenebre.

Una tela nera, se si prova ad aggiungere colore, essa lo assorbisce, facendo diventare il nero ancora più evidente.

Un buco nero. In astronomia il buco nero è identificato come "un pozzo senza fondo" privo di luce e di riflessi, qualsiasi cosa si avvicina ad esso, lui lo ingloba distruggendo quel che poco prima era una forma di vita, oggetto, pianta, la qualunque cosa.

Io sono esattamente così, solo che tutto questo nero è ricoperto da un telo, che non lascia vedere l'oscurità cosmica, ma solo una falsa tavolozza di colori ormai secca, come se il pittore l'avesse lasciata lì, aspettando che la tinta svanisce.

Avvolte ci sono stati d'animo che non possono essere spiegati.

la sensazione di cadere nel vuoto, anche se si è in piedi.

la visione di chi capisce, ma resta in silenzio.

lo sguardo di chi soffre, ma lascia vedere solo quella piccola parte del tuo stato d'animo distrutto, che è rimasta integra.

Per capire tutto questo, occorre solo essere simili.

I tradimenti delle mie precedenti relazioni, le infinite delusioni d'amore, i cuori infranti e la mia precedente cotta, che non mi ha degnato nemmeno di uno sguardo.

Il mio amore non ricambiato mia ha tormentato per molto tempo, le sere a rimuginare sulla persona di cui ne ero follemente innamorato, dedicavo ogni respiro a lui.

Passo, azione, pensiero, tutto questo rivolto a una persona.

Ognuna di quelle sere, presto diventò inutile, dopo un evento che successe non molto tempo fa, circa prima di trasferirmi in un quartiere vicino l'università in cui andrò.

I miei sentimenti non riuscivano a tenersi dentro, troppo estesi per poter essere trascurati all'interno del mio cuore.

Gliene parlai, ma come ogni ragazzo ingenuo in fase adolescenziale, in preda dai primi amori, feci lo stupido errore di confessargli ciò che provavo difronte a tutta la scuola.

La sua reazione?

Mi rise in faccia, dandomi del frocio, questo è ciò che ottenni, tutti a ridere di me.

Le loro risate si espandevano nelle mie orecchie, giravano intorno alla mia testa per poi entrarci dentro fino a farla scoppiare.

Più che risate erano detonatori, li lanciavano nella mia direzione e ognuno di loro esplodeva, rompendo e frantumando ogni singola vena del mio organo pulsante.

Flower escape ¦ _-Kiribaku-_ ¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora