Prologo

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Quella notte ci immergemmo l'una negli occhi dell'altro, quella notte ci scoprimmo. Poche furono le parole scambiate, sostituite alle carezze e ai piccoli gesti. Non ci sono parole per descrivere l'amore, la forza che mi trasmettevano i suoi occhi azzurri e immensi come il mare e il modo in cui solamente io riuscivo a leggerli. Poi, con un gesto delicato allungò la sua mano sul comodino per prendere una delle sue Marlboro light, se la portò alle labbra e l'accese. Persino il modo in cui fumava mi piaceva, e in poco tempo la stanza si impregnò dell'acro odore di sigaretta, che tanto odiavo. [...]
Eravamo nudi. Senza vestiti, senza pensieri, senza problemi. Eravamo nudi di parole, spogli di malinconia; è incredibile come ogni sguardo ci portasse serenità e spensieratezza.
Poi ad un tratto mi guardò e sentii il suo sguardo penetrarmi così a fondo, come mai nessuno aveva fatto. Riuscì a guardare nella parte più profonda di me, quella che pensavo per anni di aver nascosto alla perfezione e poi spense la sua sigaretta. La sua mano scivolò nella mia, quella sinistra. Delicatamente la percorse tutta e arrivò al polso. "Hai fatto centro" pensai. Mi prese la mano portando il mio braccio alla sua bocca e iniziò a baciarli tutti, quei tagli, quegli avidi ricordi che riaffioravano nella mente. Un brivido percorse la mia schiena e riuscii solo a chiudere gli occhi per poi abbandonarmi alle sue umili carezze.

Al mio fiancoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora