Cap 1:Il Ritorno

12 0 0
                                    

1/01/20

Sono di nuovo qui in aeroporto, dopo tanto ho deciso, tornerò e abiteró in Germania come ho loro promesso quando sono ripartito.

Stavolta però loro non sanno che sto tornando, ho deciso di fargli una bella sorpresa, anche perché se lo meritano, sono state delle persone meravigliose nei miei confronti.

Ormai ho 36 anni, si sono cresciuto e mi sono anche laureato in Psicologia, difatti adesso sono uno Psicologo professionista uscito dall'Università con pieni voti.

Ma non sono qui a vantarmi dei miei successi, sono qui perché devo prendere adesso l'aereo diretto a Berlino, poi dovrò guidare verso Colonia, sperando non mi capitino le solite sfighe del viaggiatore.

Mentre mi siedo sul sedile dell'aereo accendo il telefono, riguardo i messaggi che io ed Hermann ci siamo scambiati durante la mia permanenza in Italia, è incredibile come poi siamo arrivati a lasciarci.

Esatto, io e lui per colpa della distanza abbiamo dovuto rompere la nostra relazione, ma so che lui mi ama ancora ed io sono deciso a riconquistarlo, a meno che poi io non mi debba vedere costretto a vedere lui nelle braccia di un'altra donna.

Mi addormento pensando, ormai i miei sogni sono solo incentrati su di lui, sui quei bellissimi occhi verdi che mi hanno rapito il cuore peggio di Romeo con Giulietta.

Ore dopo.....

Un botto mi risveglia dai miei sogni, credo che sia atterrato, quindi meglio darmi una mossa.

Prendo la valigia e scendo, allungo il braccio chiedendo per un taxi che subito si ferma, un uomo vistosamente panciuto abbassa il finestrino.

Conosce Villa Brünnen? Mi può portare lì?

Chiedo un po intimorito

Tassista:Salta su,ovvio che la conosco

Salgo sul taxi e questo si avvia verso la loro villa che ovviamente è molto più grande rispetto alle altre case che paiono veramente microscopiche, guardo tutte le finestre, quella del salotto è mezza aperta, molto probabilmente ci deve essere Klaus o i suoi fratelli.

Scendendo vengo accolto dal volume assurdamente alto della TV, parolacce e altre ingiurie mi strapazzano le orecchie.

Ok è decisamente Klaus

Mi avvicino al citofono e con una mano tremante suono il campanello, si sentono dei rumori di sottofondo finché una voce burbera non si fa sentire

Klaus:Wo ist da??

Klaus, sono io, Flix

Cala il silenzio, forse non dovevo dirlo?

Uno scatto di lucchetto mi fa girare di soprassalto e mi vedo Klaus felicissimo che mi corre incontro, in pochi secondi sono letteralmente sovrastato da un sessantenne di 1.85 che mi stringe a sé manco Gesù con Lazzaro

Klaus:Sei tornato! Oddio non ci speravamo più

Klaus, mica sono morto

E mi metto a ridere

Heinrich sbuca dalla porta

Heinrich: Oddio, sei tu??, sei veramente tu??

Si, sono io Heinrich!

Rox:Hey Heinrich potresti perfavo-Flix??

Ciao Rox! Che bel ragazzino che sei diventato!

Blastshot 2-il Continuo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora