Che vita...

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-ciao amore,come stai?-
Nessuna risposta,nessun rumore,niente,c'era troppo silenzio in quella stanza e io del silenzio non ne potevo più.Nicola era in macchina con degli amici,io non ne sapevo nulla,andarono fuori strada e morirono tutti,tranne lui,lui è qui accanto a me,steso in un letto in una stanza buia dai muri azzurri con tante finestre.Lo vedevo li davanti a me pieno di fili e filini,con gli occhi chiusi e spenti.Era in coma.Si,lui era in coma.Mi sentivo distrutta,cosi iniziai a piangere e pensai al primo giorno che lo vidi.Quanto era bello mamma mia.Sentii dei passi lenti e buoni.Era Sofia.
-ciao,come ti senti?-
-male-dissi io
-lo so piccolina ma vedrai si sistemerá tutto e lui si sveglierá-
-no,non è cosi,lui morirá e io lo farò con lui-
-no cazzo,non provarci nemmeno,tu non fai niente-
La guardai squadrandola dalla testa ai piedi ma mi fermai alle braccia,indossava una maglietta a maniche corte e si vedevano tutte le cicatrici dei tagli,cazzo,era piena,aveva tutte le braccia completamente piene di piccoli ma profondi segni.Se ne andò e in quel momento entrò Charlie con il papá piangendo
-ci dispace,dai,vedrai che si sveglierá- mi dissero
-no-
-si invece,dai ora andiamo a casa-
Mi prese per il braccio e mi alzo,mi tocco il punto in cui avevo un taglio e piangevo ancora di più.
-no,no no e no.Scordatevelo,io resterò qui giorno e notte-
-non è il caso tesoro-
-non chiamarmi cosi,non sono più una bambina papá-
-scusa-
Mi sentii protetta in quel momento,quattro braccia calde mi avvolsero.Amavo quei momenti.

l'unica guerrieraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora