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«Amore sei ancora depresso per il pareggio con lo Shaktar?» chiesi sedendomi sul divano di fianco a Nicolò.
«No amore - si girò verso di me sorridendo lievemente - stavo solo pensando» e dopo di che si alzò.
«Dove vai adesso?» chiesi guardandolo confusa. Erano un po' di giorni che era distaccato.
«Devo andare a fare un giro con Alessandro» disse senza farsi scappare troppo per poi andare via.

oggi

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oggi

Jorgi

hai parlato con Nico ultimamente?

Ci siamo sentiti l'altro
giorno per la partita,
perché? Che succede?

non lo so, è strano...

è completamente distaccato,
distratto

non capisco cosa sia successo

Forse è solo stressato,
la Champions non gli sta
andando troppo bene, poi
mettici gli impegni in campionato,
ora c'è anche la pausa nazionali

È pieno di impegni. Comunque
hai provato a parlargli?

svariate volte, mi dice sempre e
solo che è pensieroso o stanco

Ed è così vedrai, questo
è un periodo un po'
complicato per noi calciatori

Vedrai che gli passerà

se lo dici tu...

La giornata era passata velocemente e Nicolò era appena tornato a casa. Sembrava più tranquillo.

«Amore!» disse entrando per poi baciarmi dolcemente. «Ti fidi di me?» chiese.
«Sì Nico, che mi fido, che domande fai - risi - perché?»
«Allora mettiti fatti mettere questa benda e ti porto in un posto» disse con una benda rossa nella mani.

Lo guardai ridendo e solo dopo cambiai espressione «Ma sei serio?» chiesi poi.
«Mai stato più serio!» disse saltellando sul posto.
«Che c'è vuoi farti perdonare?» chiesi.
«Sì - ammise - è una piccola sorpresina per scusarmi di come sono stato questi giorni, tu meriti di stare al centro del mio mondo sempre e in questi giorni non ci sono riuscito»

Mi avvicinai a lui e lo baciai «non devi farti perdonare, so che è un periodo difficile amore»
Lui mi baciò nuovamente «ora metti questa maledetta benda sennò faremo tardi» disse e io ridendo mi girai.

Passata mezz'oretta mi fece scendere dalla macchina.
«Ora ti metto le airpods con la musica al massimo, tu non toglierti ne la benda ne le cuffie» disse.
«Amore vuoi uccidermi?» dissi ridendo.
«Ma ti pare - rise - ora ti metto le cuffie quindi non mi sentirai più» disse lui.
«Almeno posso scegliere la musica? E poi quante canzoni devo ascoltare? Siamo arrivati più o meno, no? Hai parcheggiato» dissi io a raffica.
«Stai facendo troppe domande, tu lascia fare a me e basta» disse poi poi mettermi le cuffie e arrivare la musica a volume massimo.

𝐈𝐍𝐒𝐓𝐀𝐆𝐑𝐀𝐌, nicolò barellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora