[Prólogo]

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Buio. Nulla. Paura.
Erano le tre sensazioni che provai in quel momento
Tum tum tum
Questo era l'unico rumore che sentivo, il mio cuore, batteva così forte che rischiava di uscirmi dal petto con una potenza inimmaginabile.

Cercai con tutte le mie forze di aprire gli occhi anche se mi bruciavano e pulsavano tantissimo, piano piano fortunatamente ci riuscii e me ne pentii subito dopo, un bagliore di luce bianca intensa inondò le mie povere pupille.
Piano piano si stavano attivando anche gli altri sensi perché sentii un odore forte, una puzza che mi contorse il naso anche se non mi potevo vedere, questa forte puzza sapeva di un miscuglio di incubi, chissà forse i miei...

Oltre quella luce intensa però riuscii a vedere anche qualcos'altro, un soffitto nero, cercai di muovere il corpo ma mi resi conto che provando ad alzare il capo gemetti di un dolore terribile alla spalla, provai a muovere le mani e le caviglie ma erano bloccate da dei lacci.

Pochi secondi dopo la mia lucidità tornò e realizzai che ero sopra un letto con polsi e caviglie bloccate, la mia spalla molto probabilmente era frantumata, poiché non riuscii a muoverla, ero in una stanza tutta nera, metteva i brividi, la temperatura era molto bassa e mi accorsi di avere solo una camicia da notte addosso, i dubbi iniziarono a sorgere il problema è che non riuscii a liberarmi.

Notai una serie di siringhe sopra un mobile accanto al lettino dove ero bloccata e una sedia attaccata ad esso, segno che qualcuno è stato qua recentemente.

Le luci sul soffitto iniziarono a lampeggiare e sentii delle voci in lontananza mentre il panico prendeva il sopravvento su di me, strinsi gli occhi.

"Sedarla y llevarla al distrito azul"
"Sí, señor"

Furono le uniche parole che sentii prima di cadere di nuovo nel buio totale...

~Il buio oltre la siepe~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora