Halley

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Le stelle si riuniscono intorno a quella collina, di Notte

Io le guardo da questa nuvola quassù...


Attendo.

Lei non c'è quasi mai.

Gira l'Universo in lungo e in largo, a regalare anche agli altri

Quel sorriso che mi ha tatuato sulla pelle


Cosa mi racconterai in quello sfolgorio di pochi attimi?

Non faccio in tempo ad accorgermi che mi stai guardando

Che sei già su di me


Quel volto d'infinito che porti dietro

E' come il miracolo di un parco giochi

Non sai quando accadrà


Ma sai che lo rivedrai

E se sei fortunato, puoi anche ricordare, quella danza di dervisci

Quel gioco che prendeva risate e lacrime


E le mischiava nel cocktail della Notte più Nera


Quanto abbiamo urlato, Halley?


Quanto ancora urleremo?


Una vita vissuta per gli altri

Nello spazio di troppi silenzi...


Shh...


La vedi?


Sei pronto?


Eccola...


Son qui con il bicchiere in mano

"Beviamoci il mondo in un sorso", disse un folle profeta


Eccoti...


L'abbraccio arriva repentino

Ma le tue mani mi accolgono come se mi avessi pilotato per una vita intera


E lì, nello spazio, il Mistero di Vita ci svela le sue bravate

Di quando aveva la nostra età.


Poi, ci lascia soli

Piccoli soli splendenti


Solo loro, e l'Universo


Ad osservarli dal buco della serratura.


Li facciamo entrare?

Quei sentimenti con i quali a volte ci piace giocare?


Come le lune che giocano all'amore come fanno i bambini


Ma questa volta no... Non ancora...

Ci sono miracoli che devono avvenire nell'oscurità.


E lacrime appaiono, sugli specchi della mia anima

A raccontare questa storia,

Con i miei anelli che cadono di nuovo


Prima era la storia di una luna buia e di una stella radiosa

Ora di un sole nero e di una cometa che ti bacia una volta ogni cinquant'anni


Un sole nero, che attira e fa brillare...

Ma che della sua luce ormai,

Vaga memoria ritorna nelle eclissi di luna


L'ultima è diventata stella a sua volta

Rubandogli forse un po' troppa luce


Ma a noi, Halley, cosa importa?


E ora, quella domanda, guardando il cielo azzurro

E' l'ultima cosa che mi è rimasta, Halley


L'ultima cosa, prima di salutarti...

No, non passare ora.

Non sopporterei il doverti far pesare le mie rughe


Il mio tempo, del quale non te ne sei mai fatta granché


Sarò polvere sotto le tue ciglia

Per poterti abbracciare sugli anelli di Saturno


Siamo un po' come la cometa di Halley

Sappiamo che il miracolo accadrà

Ma sarà proprio nel mezzo della matassa dei nostri pensieri


Perché vivere su di un mappamondo di plastica

Non è mai piaciuto a nessun viaggiatore


Una vita vissuta per gli altri

Nello spazio di troppi silenzi... 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 20, 2021 ⏰

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