Capitolo 11

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Mi voltai lentamente e vidi Lucy ancora con quel vestitino...

-Lucy- Dissi

-Scusa per prima... ma non so cosa mi sia preso, vado a mettere i jeans e la maglietta. Prima però volevo darti questo- Disse porgendomi un piccolo pacchetto.

Lo presi un pò sorpresa. Aprii il pacchetto e trovai dentro un braccialetto fatto con le perline colorate.

-Ti piace? ne ho fatto uno anche per me, così anche se dovessimo essere divise una avrà sempre  qualcosa dell'altra. Sempre insieme- Disse facendomi vedere il suo braccialetto, però non so il perchè... i suoi occhi... erano tristi.

-È bellissimo Lucy, lo metto subito. Tranquilla per prima, a tutti capita di avere delle giornate "no"- Dissi mettendo il braccialetto e accarezzandole una guancia.

-Ti voglio bene- Disse abbracciandomi fortissimo.

-Anche io ti voglio bene tesoro- Ricambiai l'abbraccio ma sentii qualcosa di umido sulla spalla. Mi allontanai e vidi che Lucy piangeva.

-Hey cosa c'è? È tutto apposto- Dissi abbracciandola di nuovo.

-Non è per quello...- Disse singhiozzando.

-Per la scuola?-

-No... cioè, si- rispose insicura.

-Allora guarda cosa facciamo, per oggi non vai, anche  perché si è fatto tardi, ma... domani devi andarci va bene?-

-Va bene mamma- Rispose ancora abbracciata.
A quella parola sentii un brivido  attraversarmi la schiena, mi aveva chiamata "mamma" e mi sentii profondamente felice.

-Io devo uscire tra poco, vuoi venire?- Proposi.

-Grazie ma no... voglio andare a letto- Rispose slegando l'abbraccio.

-Va bene- Dissi.

Lucy salii le scale ed entrò in camera sua chiudendo la porta.
Io sistemai la caffettiera e lavai le tazze, dopo aver avvertito Lucy, uscii di casa e mi recai in città con la mia Jeep.

Dopo un oretta circa tornai, aprii la porta e salii le scale... sentivo dei rumori provenienti dalla stanza di Lucy. Ma dopo la sentii parlare;

-Basta basta! Smettila! Non ce la faccio più. È tutta colpa tua se i miei vecchi genitori hanno fatto quella fine. Io non volevo farlo! Vai via, vai viaa- Diceva piangendo.

La prima cosa che pensai era che qualcuno fosse entrato in casa e che Lucy fosse in pericolo, così buttai la borsa a terra e poggiando una mano sulla maniglia di camera sua, spalancai la porta.

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