Capitolo 1: Come Tutto Iniziò

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Shoyo pov

Otto anni prima...

Pedalo per le strade della mia periferia per dirigermi verso scuola.
Sterzo con la bici e per poco uno non mi investe, guardo l'orario dal mio orologio e noto che sono le 7:45, tra cinque minuti sarei dovuto entrare in classe.

"Dannazione"
Accelero cercando di rimanere lucido e di non farmi prendere, salgo la salita che mi avrebbe portato direttamente all'ingresso della mia scuola elementare.

Sento il timer dell'orologio suonare e quello voleva dire solo una cosa: erano le 7:50 ed ero ancora a pedalare per andare a scuola.

"Porca di quella miseria"

Senza pensarci, butto la bicicletta insieme a quelle degli altri studenti senza nemmeno mettere il cavalletto e mi fiondo nella mia classe, nonché la 1C

Apro la porta e sento la mia maestra spiegare inglese.

-CAVOLO-

"Hinata Shoyo quante volte ti devo dire di arrivare in orario per le MIE lezioni?"

"S-Scusi"

"No " scusi" un cavolo, adesso ti becchi la nota e stai in silenzio."

Ubbidí senza dire una parola, mi sedetti al mio posto e sentii la mia insegnante premere violentemente i tasti del computer per scrivermi la nota...

Sentivo gli occhi di tutti addosso e vi giuro la situazione era bruttissima, orribile direi.

Ad un certo punto sento qualcuno toccarmi la spalla, sobbalzo al tocco non aspettandomelo.

Il bambino che mi stava osservando attentamente era molto più alto di me, aveva i capelli neri e gli occhi blu scuro, il suo sguardo era penetrante e a dire la verità mi faceva un po' paura, quindi lo guardai spaventato.

"C'è qualcosa che non va nanerottolo?" mi chiese lui.

"C-Come? Eh? No nulla ahaha"

Lui mi guardò confuso ma poi il suo sguardo si posò sulla maestra che ci stava guardando molto male.

"HINATA SHOYO PORCA MISERIA"

Sbatté una mano sulla cattedra alzandosi il piedi

"MI SONO STANCATA DI SENTIRTI PARLARE TUTTO IL GIORNO, ORA VAI DRITTO DAL PRESIDE."

Indicò la porta ed io mi alzai in piedi a testa bassa ma poi la donna mi fermò con un braccio

"Anche tu Kageyama Tobio."

Indicò il ragazzo con cui prima feci poca conversazione

Lui si alzò in piedi e mi affiancò.

"Ora fuori dalla mia classe"

Ci sbatté fuori e chiuse la porta con violenza

Inziai a fissare la porta, confuso e leggermente rincoglionito visto che non avevo capito ancora molto bene la situazione

"Mandarino"

Guardai Kageyama mezzo arrabbiato e mezzo imbarazzato

"N-non sono un mandarino"

Dissi facendo il broncio e il finto offeso

"Tsk come vuoi" rispose freddo lui

"Comunque sei basso" aggiunse dopo poco tempo accennando un sorriso.

"A-AO SONO ALTISSIMO" dissi io.

"Si si ovvio" disse lui facendosi scappare una risatina.

Feci il broncio non sapendo cosa dire.

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