Room For Rent

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La stanchezza gli pesava sulle spalle mentre finalmente entrava in casa e si liberava di quelle scomodissime scarpe. I piedi gli dolevano nel tragitto dal salotto al bagno. Aprì subito l'acqua e, mentre aspettava che la vasca si riempisse, si spogliò. Quando finalmente il suo corpo sfinito, toccò l'acqua calda, quasi gemette dal sollievo. Il sapone alle rose gli inondava le narici mentre finalmente i muscoli si rilassavano. Beh, il tutto durò ben poco. La porta si aprì di schianto rivelando il corpo statuario del suo coinquilino: Harry Edward Styles. Un fottutissimo Dio Greco. Da quando, ormai sei mesi prima, si era trasferito lì non poteva far altro che immaginarselo in tutti i suoi sogni erotici. Le lunghe gambe erano avvolte in degli skinny jeans neri che gli facevano venire l'acquolina in bocca, il petto scoperto dalla camicia mezza abbottonata da dove sbucavano le rondini tatuate sulle clavicole e i ricci lunghi che gli incorniciavano il volto sul quale vi era un'espressione... incazzata.
"Louis."
Quando si ricordò che era, nudo, nella vasca da bagno, si coprì i gioielli di famiglia con le mani guardando stupito Harry.
"Harry ma che cazzo?! Mi sto facendo il bagno!"
Harry alzò gli occhi al cielo per poi incrociare le braccia muscolose davanti al petto.
"Non me ne frega un cazzo di cosa stai facendo, sei in ritardo con l'affitto. Non posso anticiparti anche questo Louis, sono già due mesi che pago per entrambi e ancora non ho visto un centesimo!" Louis deglutì. Harry aveva ragione ma lui non riusciva nemmeno ad arrivare a fine mese nonostante lavorasse come un mulo. Aveva appena trovato lavoro in un bar nel centro di Londra, un bar affollatissimo e non facevano altro che correre per riuscire a servire tutti ma, ovviamente, con una paga misera. "Hazza, per favore, fammi vestire poi ne parliamo. Hmm?"
"Vedi di muoverti, cazzo." disse uscendo finalmente e sbattendosi la porta alle spalle.
"Grazie" borbottò alzandosi e mettendo definitivamente fine al suo relax. Si legò un asciugamano attorno alla vita e, dopo aver frizionato un po' i capelli, uscì dalla stanza.
Sussultò spaventato quando vide Harry posato contro al muro con le braccia davanti al petto.
"Quindi? Come hai intenzione di risolvere?" Sospirò ed entrò nella sua stanza con il riccio al suo seguito.
"Harry ti prego" sospirò e si voltò mettendosi le mani sui fianchi, appena sopra all'asciugamano bianco
"Lo sai che mi danno una miseria al bar"
Per un secondo Harry si dimenticò di cosa stavano parlando, troppo impegnato ad osservare le curve perfette del suo coinquilino. Seguì con gli occhi una gocciolina d'acqua che percorse tutto il petto fino a sparire nell'asciugamano, la salivazione gli si azzerò soltanto al pensiero di poter tracciare quel percorso con la lingua. Riportò però l'attenzione al discorso che stava avendo con il ragazzo, ignorando l'erezione accennata che premeva contro alla cerniera dei jeans.
"Lou, non me ne frega un cazzo se ti danno una miseria, in un modo o nell'altro io rivoglio i miei soldi. Altrimenti inizi a preparare le valige." Disse guardandolo in faccia per impedirsi di riabbassare lo sguardo sui suoi fianchi. Louis si passò una mano tra i capelli sbuffando e cercò di pensare a qualche modo per poter pagare la sua parte di questo dannatissimo affitto.
"E se ti pulissi la stanza per un mese?" Harry alzò un sopracciglio quasi divertito dalla piega che aveva preso la conversazione.
"Lavo i piatti io, tutte le sere e cucino anche." Louis stava per mettersi in ginocchio e pregarlo di non cacciarlo fuori di casa.
"E vedere se dai fuoco alla casa? Grazie, ma no grazie." Rispose il riccio iniziando a spazientirsi.
Ciò che successe dopo non era quello che Harry sicuramente si aspettava. Il liscio si inginocchiò davanti al più alto e, con un sorriso malizioso a tirargli le labbra, iniziò a sbottonargli il pantalone.
"L-louis... che stai facendo?"
Chiese Harry in un sussurro, confuso ed eccitato dallo sguardo che gli stava rivolgendo il coinquilino.
"Questo è l'unico modo che ho" Sussurrò Louis sollevando appena la camicia di Harry per leccare la striscia di peli che spariva nell'elastico dei boxer.
"Ti prego, accetta almeno questo."
Il riccio non aveva le capacità mentali per rifiutare una cosa del genere. Annuì appena e Louis continuò a fare quello che aveva iniziato. Gli strattonò i pantaloni, facendoglieli scendere lungo le gambe, mentre il riccio si occupava di togliersi la camicia. Louis portò le sue labbra sottili sugli addominali appena accennati del più piccolo e iniziò a tracciarne il contorno con la lingua. Sentì Harry rabbrividire sotto al suo tocco, soprattutto mentre scese con le labbra sui suoi boxer accarezzando l'erezione con le labbra attraverso il tessuto.
"Lou..." Mugolò il riccio infilando una mano tra i capelli del maggiore e pregandolo di fare qualcosa di più. Louis esaudì le sue richieste e gli abbassò i boxer.
"Sei così grande" Sussurrò sorpreso afferrando l'erezione, già dura come il marmo, con la mano e iniziando a masturbarla lentamente. Un gemito sfuggì dalle labbra di Harry mentre muoveva i fianchi andando incontro a Louis. Non riusciva a credere che una cosa del genere stesse accadendo davvero e non soltanto nella sua immaginazione, aveva desiderato questo momento dall'istante in cui Louis aveva messo piede dentro questo appartamento.
"No" gemette contrariato il riccio quando il maggiore fermò i suoi movimenti, si mise la mani dietro la schiena e alzò gli occhi blu come l'oceano verso Harry, un luccichiò di malizia in essi.Appena il minore capì le sue intenzioni quasi gli cedettero le ginocchia.
"Vuoi che ti scopi la bocca, hmm?" Louis annuì lentamente mentre Harry accarezzò le labbra vogliose del maggiore con la punta del suo cazzo. Quando Louis tirò fuori la lingua per assaggiare il più piccolo, Harry gli strattonò leggermente i capelli per fargli capire chi comandava. Louis gemette guardando Harry: essere preso da lui nel modo in cui il minore preferiva, lo eccitava da morire.
Il riccio, finalmente, fece scivolare il suo cazzo nella bocca calda e bagnata di Louis.
"Cazzo...Lou" ansimò iniziando a muovere freneticamente i fianchi, ma facendo comunque attenzione a non soffocarlo. Louis non poté far altro che risucchiare le guance e giocare con la lingua attorno alla sua erezione, premendola su quella vena più sporgente che fece gemere Harry. I suoni stupendi che emetteva Harry gli andavano dritti al cazzo che necessitava attenzioni.
"Louis, cazzo, voglio questa bocca da quando ti ho visto" Continua a muovere i fianchi velocemente uscendo e entrando nella bocca del minore. Più il riccio parlava, più Louis si sentiva più vicino all'orgasmo ma non sarebbe mai riuscito a venire se non si fosse toccato un minimo. Fu per questo che abbassò una mano togliendosi l'asciugamano e afferrò la sua erezione. In quell'istante il minore fermò i suoi movimenti e ringhiò stringendogli più forte i capelli nel pugno.
"Non osare toccarti" ansimò e Louis gemette attorno all'erezione spostando nuovamente la mano dietro la schiena. "Bravo piccolo" sussurrò Harry accarezzando la guancia del maggiore, prima di affondare nuovamente nella sua bocca. Il riccio iniziò a sentire quel calore alla base della schiena, il che significava che era vicinissimo all'orgasmo.
"Voglio venirti in bocca, va bene piccolo?" Louis chiuse gli occhi per fargli capire che acconsentiva e si spinse sulla sua erezione prendendola più in fondo che poteva. Harry non resistette più e gli venne direttamente in gola gemendo il nome del maggiore e stringendogli i capelli nella mano.
"Sei stato così bravo, Loulou" sussurrò nel momento in cui si riprese e abbassò lo sguardo su Louis che teneva ancora il suo cazzo, ormai spento, tra le labbra. Gli face allontanare la testa e lo aiutò ad alzarsi con l'erezione quasi violacea che svettava contro la pancia.
"Vuoi venire, Louis?" chiese Harry tirandosi il minore contro di sé e avvicinando le labbra a un soffio dalle sue, ma senza baciarlo.
"Ti prego" disse Louis, la voce decisamente rauca a causa dell'intrusione di Harry e il riccio quasi non divenne nuovamente duro a sentirlo parlare. Avvolse una mano attorno all'erezione di Louis che nascose il volto contro l'incavo del collo di Harry e iniziò a muovere i fianchi per scoparsi il pugno del riccio. Iniziò a lasciare dei baci sul collo niveo del minore mentre quest'ultimo era impegnato a masturbarlo per portarlo all'orgasmo. Non ci volle molto, comunque, Louis era troppo eccitato e tutto ciò era troppo simile a uno dei suoi sogni erotici. Dopo pochi minuti venne nel pugno di Harry soffocando un grido contro la pelle del riccio.
"Bravo piccolo" sussurrò il minore contro l'orecchio di Louis accarezzandolo dolcemente per l'ottimo lavoro svolto. Appena il maggiore fu in grado di restare in piedi senza l'appoggio di niente e nessuno, si allontanò incrociando gli occhi con quelli di Harry che brillavano di malizia.
"Sai di essere appena diventato la mia puttana, vero?"

Room For Rent|| Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora