29 ottobre

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» Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
» prompt: Saturno
» rating: verde
» parole: 488



Yulin, Cina

«Signora Sao, è pronta la sala conferenze?»

«Tutto è acceso per la trasmissione da remoto, dottoressa Ming» sorrise la sua storica assistente, invitando la scienziata a seguirla con un fluido movimento del braccio.

La dottoressa Ming si aggiustò lo chignon, infilzando una delle forcine al punto giusto. Stirò il camice e camminò fino alla stanza attigua. Sedette dietro a una scrivania di Ikea, lasciandosi alle spalle il telo illuminato da un proiettore sospeso al soffitto.

«In live streaming tra tre... due... uno» avvertì un assistente. Le luci si concentrarono solo sulla presentatrice.

«Buongiorno, o buonasera. Dipende da quale parte del mondo siete» sorrise la donna, raggiante, parlando con un perfetto inglese: «Io sono Kamala Ming, biotecnologa e ambasciatrice cinese della World Heath Organization. Quest'oggi vi porto una buona novella; è stato finalmente sintetizzato il vettore vaccinale universale» e fece una pausa, col cuore al galoppo, straripante di gioia.

«Dimenticheremo la peste, la dissenteria, l'AIDS e qualsiasi altra malattia batterica e virale. Il mezzo cellulare è totalmente artificiale, con cariche negative orbitanti per una reattività controllata. L'abbiamo chiamato 'Saturno', il nostro miracolo, il nostro piccolo, immenso capolavoro. Una biotecnologia che, dopo l'inoculo, consente la totipotenza generativa delle difese immunitarie. Il ricettacolo dell'immortalità. Saturno verrà distribuito a tutta la popolazione mondiale gratuitamente. Sebbene sia costato indicibili sforzi monetari, non pretenderemo un centesimo, vi doneremo la salute perpetua. Ma c'è una condizione: Saturno è il futuro dell'umanità, una soluzione ambientalista che mira a mantenere la popolazione attuale, proteggendo la nostra specie dalla sovrappopolazione e dagli orrori che ne conseguono; ebbene, la somministrazione di Saturno causerà un'immediata e perenne infertilità. So che questo potrà lasciarvi sconvolti, contrariati, allarmati, ma non c'è nulla da temere.» Kamala alzò le mani, come un egiziano in preghiera al dio Sole. «Fidatevi della Scienza. L'immunità prolungherà la vita di ognuno di noi del duecento per cento. Niente più tumori, infezioni, sofferenza. Le estremità telomeriche dei nostri cromosomi non degenereranno, perché l'opera di Saturno è in grado di annientare i radicali liberi e i processi deleteri di inattivazione genica. In poche parole: non invecchieremo. Mi rivolgo specialmente al Consiglio Europeo e Statunitense. Da Hong Kong abbiamo già preso accordi con India, Russia e Brasile per inviare la prima flotta di dosi.»

Kamala si mise a mani giunte, con quel sorriso disarmante a illuminarle il volto. Dopo la ripetizione del messaggio e le dovute formule di congedo, la registrazione cessò. La dottoressa Ming fu scortata verso l'auto privata che la attendeva ai piedi dell'edificio.

La signora Sao l'accompagnò fino all'apertura delle porte. Prima di spingere la leva per l'uscita, chiese a Kamala quale pensava fosse l'esito di quell'appello.

Kamala mise gli occhiali da sole e si aprì il varco, sussurrando: «Se tutto va bene, in pochi mesi le maggiori economie mondiali saranno in ginocchio. Mi raccomando, Sao: massima sicurezza attorno alle fiale di Saturno: non deve sfuggirci neanche un atomo di quell'inferno. Non contamineremo la nostra gente.»

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