OneShot - Fratelli

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Sirius Black era piuttosto stanco quella sera, e non solo perchè era stato rincorso per mezza Hogwarts da un lupo mannaro che pretendeva di riavere dal corvino il cioccolato che gli era stato tolto, ma anche perchè la domenica sera si pensa già alla fatica che si farà durante la settimana che sta per arrivare, che è tanta, troppa per il ragazzo; poi ovviamente c'è anche la tristezza di aver perso il cioccolato rubato, quindi si, quella non era una bella serata per Sirius.

Così si alzò lentamente dalla poltrona della sala comune di grifondoro e si diresse verso il dormitorio del quinto anno. Quando entrò nella stanza vide che il suo letto era già stato occupato da un sonnecchiante ragazzo, che teneva le braccia incrociate dietro la testa, sotto gli indomabili capelli. Sirius si avvicinò a lui lentamente, cercando di fare il meno rumore possibile, poi afferrò il cuscino dove era appoggiata la testa del ragazzo, lo tirò violentemente e cominciò a colpire con questo il povero corvino che dovette mettersi le mani davanti al volto per proteggersi la faccia e gli occhiali, poi afferrò anche lui il cuscino e i due cominciarono a fare una specie di tiro alla fune, finché il cuscino non si strappò e le piume si sparsero ovunque per la stanza. 

"Idiota mi hai rotto il cuscino!!" urlò Sirius contro il quattrocchi, "Sei stato tu a cominciare a colpirmi!" si difese James, con gli occhiali storti per le cuscinate ricevute. "Perchè tu stavi sul MIO letto!" continuò Felpato tenendo il broncio e indicando prima l'amico, poi se stesso e in fine il letto. "Mi sono steso sul primo che capitava!" si giustificò Ramoso, per poi prendere la bacchetta sul proprio comodino e, con un incantesimo, aver rimesso tutte le piume nel cuscino, che tornò come nuovo, poi si sedette sul letto del migliore amico con un sorriso, come per dire: AH AH AH! Mi sono rimesso di nuovo sul tuo letto! GNE GNE GNE GNE!!

Sirius gli regalò un'occhiataccia, per poi fare un sorrisetto, trasformarsi in cane e saltare addosso all'occhialuto. Quei due fecero a botte nel letto per un po', finché il corvino non si stancò e riprese la sua forma umana. "Coglione" disse con un sorriso, "Deficiente" rispose l'altro, pure lui con un sorriso sul volto. Sirius guardò il proprio migliore amico, erano soli nel dormitorio, tutti gli altri erano di sotto in sala comune, doveva cogliere il momento e parlargli, aveva un peso che si teneva dentro da troppo tempo e doveva liberarsi. "Senti Jamie" disse abbassando in po' lo sguardo, "Che c'è amico?" chiese il quattrocchi, guardando intensamente l'altro, cercando di capire cosa potesse volergli dire. "Ti devo dire una cosa..." continuò il cane agitato, "Be' questo lo avevo capito, ma cosa?" scherzò l'altro. "M-mi piace una... persona..." disse imbarazzato il corvino, a quelle parole James sorrise, "Davvero?! Sirius Orion Black, rubacuori di Hogwarts, donnaiolo e play-boy per eccellenza, si è innamorato?!" chiese entusiasta il cervo, Sirius si limitò ad annuire e a sorridere debolmente, "Ma è fantastico! E chi è la fortunata?" chiese il corvino sorridente.

Ed ecco, un'altro colpo da insaccare per il giovane Black, già, la fortunata, era questo che temeva il ragazzo, che l'amico non lo accettasse per il suo essere gay, per questo non ne aveva ancora parlato con nessuno, ma quella era la sera buona, quella sera avrebbe fatto coming-out con suo fratello, ce l'avrebbe fatta. "Emh..." Ok no, non ce l'avrebbe fatta. "Non te lo dico" disse guardando l'amico negli occhi, che sorrise. "Va bene, allora il ti faccio delle domande e tu mi dici si o no. E' del nostro anno?" chiese, Sirius annuì. "E' grifondoro?" Sirius annuì di nuovo, James allargò il suo sorriso, "E' Marlene, vero?" ecco, in quel momento, proprio in quel momento, il corvino avrebbe voluto sprofondare in un burrone. "Emh, s-si è Marlene..." disse guardando la coperta del proprio letto, divenuta improvvisamente interessante. Poi si alzò e disse "Ora vado di sotto, ciao." ma poco prima di raggiungere la porta, una mano gli afferrò il braccio e lo costrinse a voltarsi, trovandosi davanti un James sorridente, che lo trascinò fino al suo letto, facendolo sedere di nuovo e sedendocisi anche lui, di nuovo. Poi gli mollò il polso e lo guardò, "Ne sei sicuro? Che sia Marlene, intendo." chiese il cervo all'amico. Quello lo fissò un'attimo stupito, poi rispose "C-certo..." balbettò, James lo guardò con una faccia che fece sentire Felpato un idiota. "Andiamo Sir, non sono mica nato ieri, dimmi la verità" continuò Ramoso. Sirius lo guardò, quasi spaventato, ma non rispose.

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