Incipit

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Il tempo può essere davvero un infame quando si viene privati della propria libertà e questo succede quando, le conseguenze delle nostre azioni, ci sottraggo al più comune e primario degli istinti, la voglia di vivere.

Quest'ultima, ci da uno scopo nella vita, quello di creare amicizie, o relazionarsi semplicemente per un caffè, avere delle storie d'amore, oppure non averne alcuna ed essere semplicemente un amante e tantissime altre cose, ma qui, queste cose ti mancano, le soffri costantemente e ti mettono davanti a un'unica sfida.
La più dura da superare, nonostante con me ci siano altre cento persone, la solitudine, che s'insidia ogni volta che provo a dormire, ogni qualvolta che c'è un'ora d'aria, persino quando qualcuno, infastidito da un mio sguardo di troppo, mi pesta a sangue e nessuno si prende la premura di aiutarmi.

Vivere con altra gente, molto simili a te sotto tanti punti di vista, ma alquanto diverse, può farti capire che, malgrado tu sia circondato da occhi, bocche, orecchie e cervelli di tutti i generi, se non hai di chi fidarti, sei solo come un randagio, con la fame di amore e accoglienza, con il desiderio di poterti sedere di fianco a qualcuno e stare in silenzio, scorgere il malessere interiore da un semplice sguardo spento e vuoto, da un sospiro profondo di rassegnazione dettato dai più intimi pensieri, da una gamba che trema nervosa perché non riesci a trovare il modo di stare in pace con te stesso e dalla testa fra le mani, perché in fondo lo sai quanto sei dannato e condannato, non ti serve un edificio con le sbarre per capire che, anche fuori, è come se tu fossi un recluso.

Le parole sono sopravvalutate, con esse puoi mentire, ingannare, manipolare, ma non puoi sottrarti alla potenza dell'anima che si manifesta tramite il tuo corpo, è lì che non hai scampo.

Stando qui dentro ho imparato molto, assurdo dirlo, ma è la verità, ho capito quali sono le cose importanti e quali superflue, ho compreso la differenza tra vivere e sopravvivere, ho deciso che tipo di uomo voglio essere per me, l'uomo di cui essere fiero.

Ora ti lascio con delle semplici parole, a te che stai leggendo, non è la vita a metterti al tappeto, sei tu che le permetti di farlo, puoi reagirle, affrontarla e addirittura sovrastarla, sei tu che hai il potere, lei ti permetterà di vivere, però, puoi essere tu a scegliere le condizioni.
Lei ti lascerà in pace solo quando sarà fiera di te, sei tu che devi decidere quando.

CARCERATO1610.

TURADH - Il mio squarcio di cielo azzurro durante una tempesta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora