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Ormai Harry lavorava da quasi un mese al bar e quando poteva, parlava con Louis, anche se per poco. Però un giorno, quando stava portando le solite cose a Louis, si accorse che aveva disegnato un mezzo volto.
Ma la cosa che lo fece impanicare e far cadere il vassoio, era che quello era lui.

Ma la cosa che lo fece impanicare e far cadere il vassoio, era che quello era lui

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-Oddio scusa non volevo spaventarti-
-Louis...perchè mi hai disegnato? E non dire che non sono io, perchè non è vero-
-Ti sembrerà strano, ma mi hai colpito fin da subito. Hai un bel viso e sei una brava persona, scusami se non ti ho avvisato, di quello che volevo fare-
-Accetto le tue scuse, ma la prossima volta avvertimi-
-Posso offrirti una pizza? Vorrei rimediare-
-Non ti conosco molto bene, è vero che vieni spesso qua, ma non siamo...come dire amici-
-Hai ragione, allora potremmo cominciare a conoscerci, ti va?-
-Ehm ok, facciamo una passeggiata? Oggi finisco prima-
-Perfetto-

Finito il turno, Harry andò di sopra a chiamare Louis, quest'ultimo prese le sue cose e uscirono.
Camminarono fino alla fermata dell'autobus, parlando di varie cose.
-Louis te lavori già o studi?-
-Lavoro sono un'avvocato e tu?-
-Sono all'ultimo anno di Università, studio Letteratura Inglese e ho 24 anni. Tu quanti anni hai Louis?-
-Ho trent'anni, Harry io ci terrei davvero a offrirti una pizza-
-Non ti arrendi mai vero? E va bene accetto-
-Fantastico, quando ti va meglio?-
-Mmm facciamo sabato alle otto?-
-Ok-

Una volta messi d'accordo, si scambiarono i numeri ed Harry, scrisse a Louis dove abitava, per farsi venire a prendere. Sapeva che doveva stare attento, anche perchè aveva un figlio, ma qualcosa gli diceva che poteva fidarsi di Louis.

Il bar dei talenti (larry stylinson, Mpreg)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora