Capitolo 1 - "Contatto Visivo"

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Maca's POV:
Mi sveglio come ogni giorno in questa merda di cella, tra rumori di porte che si aprono, le sirene e le mie compagne che fanno un frastuono assurdo mettendo a posto i letti.
-Maca svegliati! Non vorrai mica un'ammonizione!- mi urla la riccia, ed ha anche ragione: in questa prigione se non ti presenti in mensa entro 10 minuti dalla sveglia ti ammoniscono.
-S-si, hai ragione, arrivo Rizos- dico io, con voce ancora assonnata, visto che ho massimo due ore di sonno.
Dalla rivolta non riesco a dormire più di una/due ore a notte: è come se qualcosa mi spaventasse ed il mio pensiero ricade sempre su una persona, che mi fa sentire minacciata, e non ci vuole un genio per capire chi.
Mi alzo finalmente, scacciando via i miei pensieri e metto a posto il mio letto.
Una volta finito, afferro i miei vestiti, un asciugamano e mi dirigo verso il bagno, correndo, per arrivare prima delle altre ed avere almeno una doccia libera.
Apro la porta, appoggio le mie cose sulla panchina, tolgo il mio "pigiama" e vado sotto la doccia.
Faccio scorrere l'acqua sul mio corpo e come ogni mattina mi rilasso, permettendomi di affrontare al meglio la giornata, anche se in questa merda di posto.
Mentre spengo l'acqua vedo entrare dalla porta una figura, una che riconoscerei a centinaia di metri di distanza: Zulema.
Mi fermo un'attimo a guardarla, con disprezzo, così come fa sempre lei, ma ad un certo punto i miei occhi si scontrano con i suoi, cosa che in tutto questo tempo non era mai successa.
Ci guardiamo per qualche secondo e sento una scossa percorrermi la schiena nuda, una sensazione di timore, perché quella donna non si sa di cosa è capace, ma oltre a questo sento anche un'altra sensazione che mai avevo provato.
Interrompo il contatto visivo, che stava durando fin troppo, ed afferro le mie cose di fretta, dirigendomi verso la porta e lei guarda verso il basso, accennando un sorrisetto e non spostandosi minimamente, cosa che mi fa sbattere contro di lei.
-Zulema cazzo, stai vedendo che devo passare, sarebbe gentile da parte tua che ti spostassi no?- dico io, con ira.
Sbuffa una risata, mentre si accende una sigaretta, irritandomi ancora di più.
-Biondina, il fatto che abbiamo "collaborato" nella rivolta non ti da il permesso di rivolgerti così a me- dice lei, avvicinandosi al mio orecchio e tirando fuori una nuvola di fumo, che sbatte contro il mio lobo.
Il suo respiro caldo mi arriva sulla pelle insieme al fumo, cosa che genera un'altra scossa lungo la mia colonna vertebrale.
Cosa cazzo mi sta succedendo? Ho sempre provato odio per questa donna, perché ora mi sto sentendo così debole? Perché ho paura di lei?.
E se non fosse paura, ma qualcos'altro che non riesco a capire?.
Scaccio via questi pensieri malsani ed esco dal bagno, dirigendomi verso la mensa a passo svelto.
Arrivo nella sala, afferro il mio vassoio con la colazione e mi siedo al nostro tavolo, vicino al riccia.
-Maca quanto cazzo ci hai messo?- dice lei, preoccupata, ma accennando un sorrisetto.
-Scusa Rizos, c'era fila in bagno- dico io, mentendo spudoratamente, mentre scoppiamo a ridere.
Io e la Riccia, nonostante la nostra relazione passata non andata a buon fine, siamo rimaste molto amiche: è come una sorella per me e non potrei chiedere di meglio.
Afferro la mia mela, che come ogni giorno mi viene data per colazione,e faccio un morso, mentre ascolto le altre che parlano di come stanno passando questi anni in detenzione.
La mia mente viaggia, tornando a quello che è successo in quel cazzo di bagno pochi minuti fa.
Quando ho incrociato lo sguardo di Zulema ho sentito una sensazione che mai avevo provato con nessuno, ne tanto meno con la donna che odio.
Quella scossa ha generato in me qualche dubbio:
e se non fosse solo odio quello che provo per Zulema?..
Non può essere, ha rovinato me, la mia famiglia e qualsiasi cosa che avevo la fuori, non posso provare "attrazione" nei suoi confronti.
Dalla rivolta è come se io e lei ci stessimo unendo, ma non può essere possibile, ci odiamo a morte e non potrei mai pensare di avere qualcosa con lei.
Ma perché cazzo sto pensando ad una "relazione" con lei? Perché? Il mio scopo è quello di farla soffrire, ma c'è qualcosa che mi dice di non farlo.
Forse il fatto che mi ha salvato la vita? Se non fosse stato per lei adesso sarei morta.
Non posso credere che in qualche modo il mio corpo stia cercando di "proteggerla" o stia "provando attrazione" per lei.

Cosa cazzo mi sta facendo quella donna?.
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ee niente, macarena comincia già a negare quello che prova per la mora.
Dai maca non ti crede nessuno HAHAHAHA
Spero vi sia piaciuto questo primo capitolo, fatemi sapere eh 😩

Gli opposti si attraggono, no?- ZURENA-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora