Capitolo 2 - Perché lo ha fatto? -

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MACA'S POV
Finisco di mangiare e mi alzo dal tavolo, dirigendomi verso la cella, ancora in preda ai miei pensieri.
Zulema mi sta facendo paura, perchè mi arrivano queste "scosse" quando la guardo o quando ho un contatto fisico con lei? Che mi sta succedendo?.
Arrivata alla mia cella afferro un libro che ho preso in prestito dalla biblioteca, salgo sul mio letto e mi metto a leggere per passare il tempo che c'è tra la fine della colazione e l'inizio delle attività.
Oggi ho il turno al pollaio e credo anche Zulema: sono sia spaventata sia "contenta" di fare il turno con lei oggi, perchè potrò capire cosa mi provoca quella donna.
Leggo un libro per circa 10 minuti e poi lo lascio sul comodino sentendo le altre che arrivano in cella.
-Dai Maca! Che cazzo stai facendo? Scendi e balliamo!!- dice la riccia urlando mentre si avvicina al mio letto.
-Rizos è ancora prima mattina io non-.
-Maca quanto cazzo sei noiosa!-.
-Riccia, se Macarena vuole stare ferma non romperle i coglioni- dice una voce, che riconoscerei fra mille: Zulema? Che cazzo ci fa qui?.
-Zulema che cazzo c'entri te?- dice rizos, avvicinandosi a lei con sguardo di sfida.
Zulema la afferra per il collo e la sbatte al muro, mentre vedo la riccia che si dimena cercando di liberarsi.
-Ricciolina non provare a rivolgerti cosi a me- dice lei, stringendo la presa.
-Hermana! Che cazzo stai facendo!- dice Saray, piombandosi addosso alla mora, cercando di farle allentare la presa.
Zulema che "mi difende"? Cosa sta succedendo?
Sento un brivido che mi percorre il corpo.

"Se Macarena vuole stare ferma non romperle i coglioni"

Ha quasi strozzato la riccia per cosa? Perché stava alzando la voce con me?
-Grazie mille per questa scenata, io me ne vado al pollaio che ho il turno- dico io, cercando di essere indifferente, mentre sento gli occhi di Zulema su di me, mentre esco dalla cella.
Mi dirigo verso le gabbie dei polli ed inizio il mio lavoro.
-Merda, che puzza- esclamo io, mentre apro la gabbia della mia gallina per rimuovere gli escrementi e prendere le uova.
Ad un certo punto vedo Zulema entrare, probabilmente sempre per il suo turno, ma la vedo avvicinarsi pericolosamente a me.
-Ciao biondina- dice lei, vicino al mio orecchio.
E come ogni volta, una scossa mi attraversa il corpo, cosa che riesce a confermare la mia teoria:
Credo di provare attrazione per Zulema.
-Ciao Zulema- dico io, girandomi verso di lei, ma appena lo faccio lei si sposta alla gabbia della gallina accanto, la sua.
Dopo vari minuti di silenzio provo a dire qualcosa, che non so se farà bene o male.
-Zulema cosa cazzo ci facevi nella mia cella? E perchè sei intervenuta in quella questione con la riccia?- dico io, facendo riferimento a quello che è successo in cella poco fa.
Lei non risponde e quindi io mi giro verso di lei, sbuffando ed aprendo le braccia.
-Mi rispondi? Eh?- dico io, con ira.
Lei punta gli occhi nei miei e con una mossa rapida mi afferra il collo, stringendolo con forza, facendomi quasi perdere il respiro.
-Cercavo di essere gentile- dice lei, sbuffando, prendendomi palesemente per il culo.
-A quest'ora staresti a fare quei balletti di merda che fa quella ricciolina- dice lei, aumentando la presa, mentre io comincio a sentire l'aria che manca.
-Z-Zulema- dico io con voce spezzata.
-L-lasciam-mi...-.
Lei mi guarda per qualche secondo negli occhi, cosa che mi provoca milioni di brividi per tutto il corpo e poi lascia la presa.
-Sei una stronza- dico io, toccandomi la gola, mentre tossisco.
Lei si gira e continua il suo lavoro, per poi concluderlo poco dopo, dirigendosi fuori dal pollaio.
Sono qui, da sola, che continuo a tossire, mentre ripenso all'immagine dei suoi occhi incatenati con i miei, un qualcosa che non era mai successo, ma che è spaventosamente meraviglioso.
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Sono circa le 21 ed io sono nel bagno per fare una doccia, dopo molte ore passate ad allenarmi, mentre ripenso e ripenso a quello che è successo in quel cazzo di pollaio.
Afferro il mio accappatoio, esco dal bagno e mi dirigo verso la cella.
Mi infilo un pantaloncino, una canotta bianca e sistemo il letto, pronta per la notte.
Le altre sono ancora a mensa, quindi ne approfitto per leggere ancora un po': questo libro parla della storia di un'avvocato che si innamora della sua cliente e mi sta incuriosendo molto.
Dopo un paio di minuti, vedo la mora che si avvicina alla cella per poi entrare e chiuderla alle sue spalle.
Sono agitata, tutte le volte che succede una cosa del genere è perché Zulema vuole uccidere qualcuno, ma allo stesso tempo una vampata di calore mi arriva nel basso ventre.
Si avvicina pericolosamente a me ed io mi alzo di scatto, in caso volesse farmi qualcosa, e indietreggio, fino a sbattere al muro.
Lei si avvicina sempre di più, cosa che mi fa aumentare il battito cardiaco.
Riesco a dire solo una frase, con voce spezzata:
-Z-zulema...che cosa vuoi da me?-.
-Stai tranquilla bionda, sono solo venuta a farti visita- dice lei, sbuffando una risata.
Continua ad avanzare verso di me, fino a quando non posa le sue labbra sul mio orecchio, cosa che mi genera milioni di sensazioni mai provate prima.
Dopo qualche secondo si stacca, lasciando il suo fiato caldo sul mio lobo.
-Zulema, che cazzo significa questo?- dico io, incredula di tutto quello che sta succedendo.
Mi lascia qui, attaccata al muro, mentre si allontana per uscire dalla cella, che lascia definitivamente dopo qualche secondo.
Il mio respiro è ancora accelerato per quello che è appena successo: ho sentito la mia intimità pulsare per qualche secondo.
Ma la vera domanda è: "come fa Zulema a eccitarmi dopo tutto quello che abbiamo passato?".
Ho sentito il mio corpo reagire al suo contatto in un modo che mai avevo avuto l'occasione di provare.
Sento le altre arrivare in cella, per poi precipitarsi verso di me, ancora scossa per quello che è appena successo.
-Maca! Que pasa??- dice Tere, vedendomi con il respiro affannato su questo muro freddo.
Non rispondo subito, quindi arriva anche Saray che cerca di "risvegliarmi".
-Maca cazzo! Che è successo? Perchè sei attaccata a questo muro?-.
-Io non...diciamo che...avevo mal di testa e volevo alzarmi un po' per distrarmi- dico io, cercando di mentire, ma ho come l'impressione che non ci abbia creduto nessuno.
-Mh, vale- dicono tutte, mentre si sistemano per la notte, ed io mi rimetto a letto, cercando di chiudere gli occhi.
Mentre fisso il soffitto, sento una voce chiamarmi dal letto accanto: la riccia.
-Ps...Maca- dice, cercando di non farsi sentire dalle altre,  che già dormono.
-Dimmi Rizos- dico io, continuando a guardare il soffitto.
-Di la verità, sai che puoi fidarti di me, perché eri così scossa prima?-.
Mi blocco un attimo, pensando se sia il caso di dirglielo, ma comunque scelgo di rimanere zitta: la riccia, se pur quasi mia sorella, é imprevedibile.
-Allora, sai che sei come una sorella per me, ma non posso dirtelo-.
-C'entra Zulema vero?- dice lei, continuando a guardarmi.
Io mi giro lentamente e accennando un flebile 'si' con la testa.
-Cazzo Maca, cosa ti ha fatto quella stronza?-.
-Mi ha 'baciato' l'orecchio- dico io, gettando quelle parole fuori di me senza pensarci due volte.
-¿QUE?- dice lei, alzando notevolmente la voce.
-Riccia abbassa la voce cazzo!- dico, ammonendola.
-Scusami, ma perché cazzo lo ha fatto? Pensavo vi odiaste...-.
-Lo pensavo anche io riccia, ma le sensazioni che mi fa provare mi dicono che non sia solo odio e no, non so perché cazzo lo ha fatto-.
Rimaniamo in silenzio per qualche secondo, poi io sbuffo, dando la buonanotte alla riccia.
-Notte rizos-.
-Notte puta-.
Cerco di chiudere gli occhi e stranamente ci riesco: mi sento più tranquilla da qualche ora a questa parte, questo perché?

Grazie a quella fottuta donna che tanto pensavo di odiare

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Buonasera a tutti ahhahaha
spero vi sia piaciuto il capitolo e niente, ci vediamo 💘💘

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 04, 2021 ⏰

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