CAPITOLO 12

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Conducendo Darren attraverso il garage, Landon aprì la porta di servizio e udì l'urlo entusiasta di Joel.

"Papà Land è tornato a casa!"

Landon provò un incontrollabile moto di gioia.

"Dov'è il mio ometto?" chiamò lui e il figlio arrivò di corsa.

"Joel, amore... Non correre... Sei bagnato..." si sentì la voce di Nicole che lo ammoniva da lontano. "Aspetta almeno che ti asciughi..."

Ma non fece in tempo a terminare la frase che il bimbo stava già scivolando sul parquet come se fosse una pista di pattinaggio. Landon si precipitò verso di lui e lo prese tra le braccia prima che potesse farsi del male.

"Ehi, pesciolino! Bisogna che ti asciughi se no rischi di farti male."

Il viso di Joel si illuminò.

"Ho nuotato! Vado da una parte all'altra della piscina!"

"Buon per te!" gli rispose il padre senza contenere il sorriso. "Ti ricordi dello zio Darren di Atlanta?"

"Ci siamo visti appena prima che partissi..." gli ricordò l'interessato.

Il bambino, però, si limitò a studiarlo con un'espressione vuota. Darren scoppiò a ridere.

"Nessun problema, amico. La prossima volta ti porterò un regalo."

In quel momento comparve Nicole, trafelata e senza fiato.

"Non è necessario, Darren. Credimi, non gli mancano..."

Landon la scrutò da cima a fondo. Indossava un bikini bianco e nero che non chiedeva altro che esserle sfilato di dosso.

"Pare che voi due vi siate divertiti..."

Con un cenno del capo, lei si rivolse a Darren.

"Ti prego di scusare il mio aspetto. Non sapevo che avessimo ospiti."

"Ho chiesto asilo al fratellone in vista di un appuntamento di lavoro domani mattina presto. Ma non ti scusare, ti prego. Anzi, dovresti sempre presentarti così agli ospiti. Credimi, li lasceresti tutti senza parole."

Al commento, Landon gli lanciò un'occhiataccia.

"Chiederò a Carol di mostrarti la tua stanza."

"Ma questo spettacolo è molto più attraente..." protestò il fratello sorridendo.

"Carol!" chiamò comunque Landon, sorpreso da un inaspettato istinto protettivo. "Per favore, accompagna mio fratello nella camera azzurra," ordinò non appena comparve la governante.

"Sì, signore. Benvenuto," salutò la donna prima di far strada su per le scale.

"Papà Land, ho accarezzato una rana," annunciò Joel mentre i due si allontanavano.

"Davvero?"

Accettando l'asciugamano da Nicole, Landon vi avvolse il figlio prima di prenderlo di nuovo tra le braccia.

"E com'è stato?"

"Era scivolosa e fredda. Le rane sono tutte fredde. E poi, mi piace il verso che fanno," raccontò Joel ancora eccitato. "La maestra dice che la settimana prossima ci sono le tartarughe."

"Ti piace la scuola, pesciolino?"

Il figlio annuì.

"È divertente. E imparo tante cose. E mi piace la piscina qui."

OLTRE OGNI LIMITE (2° libro sui fratelli St. Vincent)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora