CAPITOLO 14

1.4K 104 14
                                    

La sola cosa migliore dello stuzzicare Nicole, era fare l'amore con lei. Perspicace come nessuna, a Landon sembrava di vincere un premio ogni volta che guadagnava un minimo di fiducia da parte sua. Aveva ancora molta strada da fare, ma era determinato.

Dalla devozione che mostrava nei confronti di Joel e dal modo in cui si era già concessa a lui, Landon sapeva che era una donna unica al mondo. E lui intendeva conquistarla anima e corpo.

Quando imboccarono il vialetto della villa, si chiese di chi fosse l'altra auto parcheggiata davanti all'ingresso. Fu la governante a informarli non appena furono entrati in casa.

"Signore, c'è qui il signor Don Henley. Ha detto di essere il padre della signora Nicole, perciò l'ho lasciato entrare."

Landon si voltò a guardarla... Il viso di sua moglie si era fatto cinereo.

"Va tutto bene, tesoro," la rassicurò. "Gli dirò di andarsene."

"Pensi che...?" cominciò lei, ma si interruppe quando nell'ingresso comparve un uomo alto e distinto con un marcato accento del Sud.

"Bene, bene... Come hai fatto, St. Vincent?" esordì senza preamboli. "Ti sei portato a letto tutte e due le mie figlie e mi hai anche strappato il contratto con Argyros."

In un impeto di collera, Landon istintivamente alzò il braccio per sferrare un pugno dritto in faccia all'uomo, ma Nicole lo trattenne.

"Land... Ti prego, no."

Sbatté le palpebre, prendendo un profondo respiro, fremendo in ogni fibra del suo essere per la voglia di spazzare via il sorriso dal volto di quel bastardo.

"Se lo colpisci, non sei meglio di lui," gli ricordò Nicole a bassa voce.

Lui prese un altro respiro per calmarsi, quindi abbassò il pugno.

"In primo luogo, non ti permetto di parlare in questo modo davanti a mia moglie," iniziò, e vide la compostezza di Henley sciogliersi come neve al sole. "In secondo luogo, ho chiuso il contratto perché ho lavorato meglio di te."

Nicole alzò gli occhi su di lui.

"Si tratta di quel greco di cui ti ho parlato?"

Landon annuì.

"Ero in contatto con la stessa compagnia."

"Bastardo!" lo accusò Henley.

"Non sono bastardo," lo corresse Landon, tenendo a stento sotto controllo l'ira. "Sono orfano, ma non bastardo. E ora te ne puoi anche andare!"

"Non senza mia figlia e mio nipote."

L'uomo guardò Nicole.

"Non ti fiderai di quest'uomo, vero? Sai che ti considera solo un rimpiazzo per Georgia."

La collera di Landon fiammeggiò di nuovo.

"Chiudi il..."

"L'unico motivo per cui ti vuole è che hai Joel. Ti sta solo usando," proseguì però il padre di Nicole.

"È una menzogna," protestò Landon. "Nicole è la cosa migliore che mi sia mai successa."

Nicole sussultò, ma Henley non si lasciò impressionare.

"Lo dice solo per poter avere Joel e la sua eredità."

"Non ha senso," iniziò Nicole scuotendo il capo. "Land è già ricco, non ha bisogno dei tuoi soldi."

OLTRE OGNI LIMITE (2° libro sui fratelli St. Vincent)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora