VI

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Dani camminava fianco a fianco con Areum, entrambi stavano ridacchiando per pura gioia. Jimin stava appoggiando la testa contro l'armadietto, ammirando lo scenario apparentemente bello davanti ai suoi occhi. Trovava bizzarro vedere gli occhi di Dani che ora lampeggiavano di puro entusiasmo. 

Jimin la fissava sempre, tutte le volte e lo sapeva. Chiamalo stalker o altro, se l'è appena fottuto. Era la prima volta che Jimin vedeva gli occhi di Dani brillare di stelle invece del vuoto e della disperazione. Ha assistito ad ogni singolo passo che ha fatto, ha lasciato che le sue orecchie fossero attente per ascoltare la sua dolce risata rassicurante. 

Jimin non sapeva quale fosse la sensazione che gli stava bene nel cuore. Sapeva di non poterlo sentire, tutto questo sembrava illegale, ma lui stesso non poteva farci niente. Sapeva che stava andando incontro a qualcosa di terribile, lei. La sua esistenza. Per quanto Jimin avesse rivolto su di lei l'interesse, così tanto da volerla scoprire, la vera lei.

Forse era mortale, terribile e la sua esistenza era troppo orrenda da affrontare, ma il suo cuore non poteva permettersi di negare il fatto. Il fatto che lui si fosse affezionato a lei in un modo che il suo cervello non riusciva a decifrare. 

Ha provato a scrollarsi di dosso quei pensieri quando ha pensato al traumatizzato Taehyung, il suo migliore amico. Ci ha provato, mai dire che non l'ha fatto. Ha fatto del suo meglio, compreso il lavorare al massimo, ma ancora, i suoi pensieri lo stavano ancora infastidendo. 

Jimin ricordava il modo in cui Jungkook negava la sua esistenza, il modo in cui i suoi occhi nocciola erano bloccati in quelli di cioccolato fondente. Parlavano di vuoto, odio e disperazione. Quella parte di lei lo faceva impazzire, desiderando ardentemente di cercare la verità attraverso la sua anima fredda e in frantumi. Riusciva a ricordare il modo in cui la gente la usava, il modo in cui non diceva nulla per difendersi, l'innocente lei. Jimin si chiese, era per questo che si comportava così? 

Jimin non sapeva cosa avesse fatto esattamente Dani a Taehyung, non l'avrebbe mai saputo. Jimin osservò mentre la sua figura passava su di lui, senza nemmeno rivolgere uno sguardo a Jimin che probabilmente era nervoso per tutto il tempo. Forse era l'evidenza di quanto la sua presenza l'avrebbe fatto, no lo aveva già colpito. 

Seguì il suo sguardo seguendo ogni suo debole passo, era così affascinante come se stesse recitando un incantesimo verso Jimin. Dani e Areum si fermarono a pochi metri da Jimin mentre Areum ridacchiava cupamente. 

"Dani, ho qualcosa da sistemare.", Dani guardò in basso, ridacchiando. Lanciò un'occhiata ad Areum e annuì con la testa, capì. 

C'era Jungkook che stava guardando Areum dall'alto verso il basso, sorridendo sornione mentre si mordeva le labbra. 

Areum tuttavia stava al gioco, lasciando che la parte destra delle sue labbra rosse si arricciasse, diabolicamente. Areum sapeva cosa probabilmente voleva, nient'altro che scoparsela. Areum era un'attrazione mortale, seducente e irresistibile. I ragazzi non direbbero sicuramente di no a una come lei, grande proporzione del corpo, labbra rosse e carnose, trucco pesante e un vestito nero attillato che le copriva a malapena la biancheria intima. Non le importava di quello che la gente probabilmente diceva, però, stava impazzendo come una psicopatica, perché le sarebbe importato? 

Sapeva che avrebbe avuto la possibilità di darsi piacere, senza fare sesso ma forse, si vedrà. Il pensiero di avere un nuovo giocattolo l'aveva già solleticata internamente, facendola sorridere trionfante. 

Jungkook si avvicinò alla sua figura, senza mai smettere di controllarla tutta, senza vergognarsene. Era così che viveva Jeon Jungkook, scopando ragazze che alleviavano la sua sete di lussuria. Quelle ragazze non si sono lamentate dopotutto, essere scopate da lui era chiamata una benedizione totale. Vanno sempre in estasi per lui in modo così evidente, così ansiose di stare sotto di lui, non che Areum non sapesse nulla. Sapeva più di quanto la gente sapesse di Jungkook. 

 Areum pensava che Jungkook fosse sporco, ma anche lei non si negava. Era più che eccitata di afferrare la sua anima, di farlo implorare. Sarà lei a dominare, non lui. Mai. 

 Areum tenne quel pensiero appuntato nella sua mente mentre faceva scorrere il suo dito indice contro il suo caldo collo nudo. Chiuse gli occhi sconfitto, godendosi le cose peccaminose che avrebbe fatto ora e dopo. 

Lentamente, Areum intrecciò le sue dita in quelle più grandi, trascinandolo verso l'ignoto. Ma il minimo che sapeva era che aveva già pianificato tutto. 

Soprattutto, in esclusiva per Jeon Jungkook. 

Nel frattempo per Jimin, non poteva fare a meno di seguire Dani. Nel momento in cui Dani decise di abbandonare Areum sul suo cammino, Jimin scoprì che la sua anima si stava affezionando alla sorridente Dani, non sapeva perché le sue gambe lo stessero trascinando dietro a Dani.

Se solo il suo cuore potesse spiegare perché, Jimin non sarebbe confuso in questo modo? 

Stava ondeggiando le mani in aria, canticchiando una canzone che riusciva a calmare i timpani di Jimin. Ha legato i suoi capelli neri in una coda di cavallo mediamente alta, lasciando che il suo collo lungo e sottile fosse spiazzato prima agli occhi di Jimin. 

La sua pelle di porcellana sembrava così morbida, attirandolo, ma i suoi occhi non sembravano nemmeno notare i minimi dettagli su di lei. 

Cicatrici.

KILL ME | PARK JIMIN  (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora