/3/ 𝑝𝑟𝑒𝑗𝑢𝑑𝑖𝑐𝑒𝑠 /3/

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Non mi capacito di sapere perché io lo stia facendo. 

Devo andare tre giorni a Tokyo, quattro se proprio vogliamo esagerare, rimanendo così un giorno prima dell'evento e uno dopo. Ma come hanno fatto Shoyo e Oikawa a convincermi di portare due valigie con me? Nemmeno partissi per uno dei miei viaggi che faccio di solito. 

Ho dato il mio indirizzo a Kuroo. 

Sì esatto. Anche lui oggi deve andare al Furokodani's hotel e quindi mi ha chiesto se mi facesse piacere andare lì direttamente con la sua macchina. Ma vi pare che io rifiuti? Scherziamo. 

In realtà lui dovrebbe trovarsi lì domani ma ha detto, testuali parole 'melius abundare quam deficere'. Poi ha anche aggiunto che di solito si ritrova ad andare un giorno prima per vedere la situazione ed essere preparato. 

Io di queste cose non ne capisco niente ma se lo dice lui, dovrebbe essere vero, no?

Fatto sta che solo ieri ci siamo messi d'accordo sul fatto che lui dovesse accompagnarmi a Tokyo. 

Sbadiglio, sono le sei del mattino ed io odio dovermi svegliare presto, abitando a due ore di distanza da Tokyo, se voglio arrivare lì ad un orario proponibile devo partire presto, spero solo di non arrecare disturbo a Kuroo in questo modo. 

Dopo cinque minuti sento il mio cellullare vibrare, è scontato il fatto che io non abbia la suoneria attiva, la odio. Non credo di averla mai utilizzata da quando posseggo un telefono.

È Kuroo, dalla prima volte che l'ho memorizzato gli ho aggiunto un semplice cuoricino al suo cognome. 

Scendo portandomi appresso le due valigie, non prima di aver controllato di aver il gas spento, non si sa mai, e di aver messo una camicia leggera a quadretti, solo per avere le maniche lunghe visto che di mattina fa freschetto nonostante sia estate.

Non è una di quelle mattine calde, si sta bene. 

Riconosco la macchina di Kuroo, mi aveva mandato una sua foto poco tempo prima dicendo che era la prima cosa che si era comprato una volta diventato medico legale, nera, posso dire di non essere sorpreso del colore? Un po' prevedibile.

La sua KIA è parcheggiata proprio sotto il palazzo condominiale dove abito. Non chiedetemi che macchina sia, è già tanto se riconosco l'azienda produttrice. 

La differenzio dalla mia BMW nera solo perché è più schiacciata e lunga. Ha senso come descrizione? 

Si vede che non sono uno stereotipo di maschio alfa a cui piacciono i motori. Tralasciando il fatto che di alfa non ho niente.

E sinceramente sto bene così. 

Kuroo mi aspetta a braccia conserte con la schiena appoggiata alla sua macchina, indossa un paio di occhiali da sole e un mezzo sorriso che mi fa sorridere a sua volta. 

Mentre lo raggiungo mi soffermo un po' su di lui, è la prima volta che lo vedo dal vivo, no? Fatemelo guardare bene. 

È molto alto, indossa una camicia bianca con le maniche arrotolate fino al gomito, pantaloni neri che fasciano le sue gambe in modo perfetto. L'orologio che porta non è uno di quelli con le lancette tipico da quelli che hanno soldi. Ha uno smartwatch e devo dire che gli sta bene. 

Cazzo se è un figo.

"Quindi ci conosciamo eh?" inizia il discorso il corvino.

"Già, cosa devo fare? Stringerti la mano e darti il mio referto medico?" chiedo ironico trascinando le due valigie.

"Spero non debba mai capitarti visto che esamino i morti" ribatte cambiando la posizione dalle braccia, da conserte all'afferrare di una delle mie valigie. " dai che ti aiuto io."

𝘱𝘳𝘦𝘫𝘶𝘥𝘪𝘤𝘦𝘴| 𝙠𝙪𝙧𝙤𝙠𝙚𝙣 𝙖𝙪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora