Serate

Cap.2

"Al contrario di un uomo, una donna non ti sfiora mai per distrazione"
Charles Bukowski

Continuo a toccare le sue labbra e poi le mie.
Che piacevole rumore esce dalla sua bocca.
"Ti prego non toccarmi così" oddio la sua voce mi fa venire i brividi.

"Perché?" Non capisco forse non gli piace essere toccato.
Mi blocco e con me anche il respiro si ferma.
"Lo vuoi sapere davvero?"
Mi morde il labbro inferiore tirandolo, succhiandolo, con piccoli rumori che mi mandano in estasi.

Il contatto col suo corpo è caldo e invitante.
Forse stiamo andando troppo veloce.
Forse dovrei fermarlo.
Forse dovrei staccarmi dalle sue labbra.
Forse...

Ma poi si stacca lui.
Gli occhi fusi nei miei.
Il respiro misto al suo.
I suoi occhi vogliono dirmi tanto, sono profondi, intensi e un invito a peccare.

Poi all'improvviso mi tira di nuovo a sé, gli cingo le spalle forti e sento i suoi muscoli contrarsi al passaggio delle mie mani.
Mi bacia di nuovo, con più passione, più voglia.
Lo sento eccitato e questo mi fa perdere la ragione.
Mai avrei pensato che avrei provato queste sensazioni, con lui, proprio con lui.

Le sue dita passano leggere sul tessuto sottile della camicia, su tutta la colonna vertebrale, poi ricomincia una lenta e dolce risalita.

La situazione diventa insostenibile quando le sue mani in maniera impercettibile sfiorano il mio sedere, come se non volesse farlo di proposito.
"Mmmh Luca"

"Cosa mi fai, te ne rendi conto?" Sussurra

"Mmmh" non riesco a dire altro.

"Ti -voglio- Emma" scandisce le parole come se volesse renderle più chiare di quelle che realmente sono.

La sua voce è strozzata dal desiderio, roca e bassa.

Penso che abbiamo fatto un doppio salto mortale in questo momento.
Siamo passati dalle lamentele ai lamenti.
Oh cielo.

Il suo tono di voce sexy ha la capacità di rompermi in tanti minuscoli pezzettini.

"Tu mi vuoi Emy?"
Ed ecco che mi sono di nuovo fusa.

La mia capacità di articolare parole è allo stato brado.

Con le mani intorno al suo collo, mi stringo più forte e alzo una gamba, gliela cingo intorno alla sua.

Le sue gambe sono forti, muscolose.
La sua mano scende ad accarezzarmi la coscia nuda.

Mi scappa un gemito nel suo orecchio, penso che la mia risposta l'ha compresa.

È diverso dagli altri ragazzi con cui sono stata.
È diverso in molte cose.
È diverso come mi fa sentire.

Ci baciamo con passione, con le lingue che prendono a giocare nella bocca.

Mi allontano, prendere fiato.
Le nostre labbra quando si lasciano fanno un rumore tipo uno schiocco.

"Mi fai mancare il fiato" gli dico tremare nella voce e nel corpo.

Un sorriso ambiguo illumina il suo bellissimo volto.
"Conservalo per dopo il tuo fiato, ancora non è successo nulla"