Era mattina sembrava tutto tranquillo,al momento. Slender però non aveva proprio un'aria tranquilla mi avvicinai a lui chiedendogli l'accaduto
Slender:oggi quando stavo mettendo le pagine negli alberi vidi dei ragazzini che ci prendevano per il culo con delle bamboline e facevano battute squallide
Io: okay ti ricordi il posto?
Mi ci portò ed esplorando vidi che quei ragazzi e ragazze avevano fatto un club contro di noi,aspettati alcuni minuti.Escono tutti,o forse. Entrai e vidi poster,foto e un'antenna trasmittente che inviava notizie alla polizia e ai ricercatori di taglie,un ragazzo ,il nerd,lo uccisi e con il suo sangue scrissi sul muro"SARETE I PROSSIMI PAROLA MIA". Aspettai prima di andarmene così gli sabotai l'antenna così che non potessero più fare quello che gli passava in testa contro noi, ormai quella stanza era piena di sangue. Fici in tempo a scappare e tornare verso casa per sentire le urla dei membri di quel fottuto club.
Ok tornammo a casa ed a tavola consolai Slender dicendoli
Io: Slender non ti preoccupare ho dato una lezione ha quei ragazzi ma stasera ci andiamo dinuovo ci stai?
Slender:è da tanto che non faccio attività mi divertirò molto a torturare uno a uno quei bastardi
Jeff:posso venire anche io nella festa così da divertirmi anche io?
Io:ovvio abbimo bisogno di te basta che non risparmi nessuno, cioè devi essere un killer senza pietà ok.
Jeff:è ora andiamo
Io: Nina non ti preoccupare torneremo fra qualche ora.
Okay eravamo davanti la casa a scatenare l'inferno perché tutti stavano dormendo il ciò vuol dire che avevano organizzato un party.
Tattica: Slender si teletrasporta uccidendo i genitori mentre io e jeff spacchiamo le finestre oppure facciamo irruzione alla vecchia maniera sfondando la porta a calci
Okay tutto era pronto Slender si teletrasporta nel piano superiore ma non so quello che aveva combinato ma invece io e Jeff entramjo dalle finestre con molto rumore svegliandoli così da divertirci di più a vederli morire. L'ultimo nascosto sotto il letto lo presi e insieme a Jeff lo scaraventai al muro e poi accoltellarlo al petto cosi forte che gli presi il cuore e con tutta la forza che avevo nel corpo lo strinsi dal qual punto di farlo esplodere e farmi un bagno dissanguato. Ritornammo a casa stanchi dal punto di dormire nel letto senza avvertire nessuno che eravamo tornati da casa nel mezzo delle tre del mattino,ma era stato divertente.