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mercoledì quindici dicembre ; 4 : 30 pm.
minho e jisung stavano camminando l'uno accanto all'altro — in realtà, a debita distanza per qualche strano motivo — da circa due ore per le strade della città; minho era arrivato in ritardo — forse volontariamente — all'appuntamento con il più piccolo e, per scusarsi, aveva proposto di fare una passeggiata e di andare, infine, in un café. i due ragazzi avevano passato il tempo a parlare del più e del meno, sembravano quasi due vecchi amici che non si vedevano da tempo e avevano perso i contatti. « mh, hyung ? possiamo andare da qualche parte per favore ? non mentirò, sto seriamente morendo di freddo. » jisung aveva finalmente preso la parola dopo aver trascorso poco più di un quarto d'ora in silenzio — niente di imbarazzante in realtà, entrambi avevano trovato quel silenzio piuttosto piacevole.
« sì certo, dove ... dove vorresti andare ? » minho doveva ammetterlo : inizialmente aveva avuto parecchie difficoltà nel nascondere le proprie emozioni, il più piccolo lo conosceva fin troppo bene e, in un certo senso, temeva che potesse comprendere cosa stesse passando per la sua testa — era emozionato all'idea di trascorrere del tempo con il ragazzo che amava, ma allo stesso tempo aveva paura di sapere il motivo che aveva spinto il più piccolo ad invitarlo ad uscire in quel modo. « che ne dici del café che hanno aperto poco tempo fa in centro ? hyunjin mi ha detto che è piuttosto carino e fa cose deliziose — parole sue. » il ragazzo dai capelli biondi fece un piccolo sorriso verso il più alto, che si limitò ad annuire.
« minho ... sei stranamente silenzioso, non mi piace questo fatto. è per caso successo qualcosa ? » aggiunse il più giovane. « oh, no, non preoccuparti. in realtà stavo solamente pensando. » minho sospirò guardando jisung, il quale sembrava ancora piuttosto confuso dall'atteggiamento del più grande. « sappiamo entrambi che finiremo a parlare della nostra situazione, in un modo o nell'altro. non vedo, onestamente, il motivo per cui io debba nascondere la mia preoccupazione sapendo che tu, han jisung, mi conosci meglio di chiunque altro. » continuò il maggiore proseguendo lungo il marciapiede, ora cercando di ignorare lo sguardo del biondo.
« min —. » jisung provò a parlare, ma venne subito interrotto dal più alto. « no, non è il luogo adatto per parlare di ciò che è successo tra noi. per favore, ora possiamo andare ? vorrei sedermi da qualche parte, sai ... sono vecchio no ? inoltre stiamo camminando ininterrottamente da due ore. » minho aggiunse, cercando di sdrammatizzare la situazione. inutile dire che, in quel momento, tra i due era calato nuovamente il silenzio, ora più che mai imbarazzante. jisung si limitò a fare un cenno con il capo, continuando poi a seguire il più alto verso il café a passo estremamente lento — sembrava quasi svogliato — e con lo sguardo rivolto verso il marciapiede rovinato dal tempo.
« uhm minho, ascolta. » jisung sapeva di non farcela più. non riusciva a tenere ancora quel peso esclusivamente per sé. « vuoi veramente sapere cosa mi ha spinto a fare tutto questo ? volevo semplicemente passare del tempo con te. ho passato questi mesi a scappare da te e dai miei stessi sentimenti, perché sono dannatamente consapevole di provare ancora qualcosa per te. mi dispiace, sarà stata una vera e propria perdita di tempo oggi. » « sei davvero stupido — non hai perso tempo a darmi dello stupido dopo avermi sbloccato, ora è il mio turno. » minho sorrise. « il mio sarà pure un comportamento stupido o quel che sia, ma finché sei felice per favore sung, fai quello che vuoi, mi andrà bene ugualmente. » il più piccolo lo guardò e annuì solamente. « grazie min. »
a / n. non chiedete ho deciso di finirlo così perché so che sarebbe andata per le lunghe altrimenti 💀 proverò a rimediare prossimamente omg. btw come state besties ? </3
