domenica ventiquattro dicembre ; 12 : 17 a.m
minho appoggiò il telefono sul tavolino poco lontano dal divano e sospirò — quasi consapevole di come sarebbero finite le cose —; pochi istanti dopo vide la testa bionda di jisung spuntare fuori dalla porta della propria camera e, istintivamente, si ritrovò a sorridere.
jisung — rigorosamente coperto da una felpa oversize e da un paio di pantaloni della tuta neri — si affrettò a raggiungere il più alto seduto a gambe incrociate sul divano, ancora con lo sguardo puntato sulla sua figura.« hyung ? grazie. »
mormorò appena il più basso sedendosi accanto a minho, che scosse semplicemente il capo facendo un sorriso.
« è carino, comunque. »
disse il biondo, riferendosi al maglione a tema natalizio che aveva portato la madre del più grande — la donna amava i maglioni natalizi.
« jisung non fiatare davvero. sentiti fortunato a non dover indossare questa cosa per due giorni interi. »
jisung rise guardando il più grande, un piccolo broncio a rendere adorabile il suo viso corrucciato.
« oh hyung sono ferito. davvero non ricordi il mio amore per i maglioni a tema natalizio ? »
« smettila di parlare sul serio, hai due opportunità altrimenti : ti mando via o ti faccio indossare il mio maglione fino a quando non torni a casa. »minho roteò gli occhi — non realmente infastidito dall'atteggiamento del più piccolo —, si limitò poi ad avvicinare il giovane a sé appoggiando un braccio sulle sue spalle.
i due restarono in silenzio per alcuni minuti osservando l'intero soggiorno illuminato da una fioca luce proveniente dalla strada — nessuno dei due osava guardare direttamente l'altro.
« sei adorabile. »
« non mi stai nemmeno guardando ? »
« oh andiamo. non ho bisogno di guardarti per affermare la verità sung. e poi, se permetti, ti conosco da quando avevi sedici anni. »
minho ridacchiò pensando, per un momento, al jisung sedicenne — di cui, molto probabilmente, si era innamorato inconsapevolmente.« hyung !! non parlare ti prego, ero così imbarazzante a quell'età. »
il biondo arrossì e diede un pugno sul braccio del più grande che continuò a ridere.
« aish sung eri davvero impacciato ma, nonostante tutto, ti trovavo adorabile. »
minho si voltò a guardare finalmente il più piccolo, intento ancora a giocare imbarazzato con le maniche della propria felpa.
« hanji, posso fare una cosa ? »
chiese ancora il ragazzo più grande e il giovane annuì senza pensarci troppo.minho allora prese il volto del più piccolo e, dopo aver scrutato attentamente ogni piccolo particolare, si decise ad unire le loro labbra in un dolce bacio — voluto da entrambi da tempo, ma nessuno dei due aveva il coraggio per fare la prima mossa.
le labbra del più grande sembravano muoversi nel disperato bisogno di contatto con quelle del più giovane, che ricambiava quasi timidamente quel contatto; si allontanarono l'uno dall'altro pochi minuti dopo, forse a corto di fiato, guardandosi.
« hyung ? »
« dannazione. scusa jis io — »
« fammi finire santo cielo ... possiamo rifarlo ? »
« c - certo, immagino ? buon natale jisung. »a / n
EMOTIONAL DAMAGE è scritto malissimo
ma NON PUBBLICO DA UN MESE quindi mi accontento di questo fr vedrò di
rifarmi as you can see per il momento scrivere queste parti non è il mio forte 💀 VABBÈ CIAO
al prossimo capitolo 🫶🏻
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over u.
Fanfictiondove minho non ha superato la rottura con jisung. - text. status : in corso. © bvckchris.