capitolo 3

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mi alzo di scatto tutta sudata, mi guardo intorno e vedo tutto buio; è ancora notte ed io mi sono appena svegliata a causa di un brutto sogno.  decido peró di andare a dormire con qualcuno per evitare di avere così tanta paura. apro la porta della mia stanza e corro nella camera affianco alla mia, quella di tanc. lo faccio sussultare per un attimo, facendogli prendere paura. per fortuna era sveglio. "tata" dice avvicinandosi a me, mettendomi la mano sulla fronte per assicurarsi che non stessi male. ero calda e per mia sfortuna dovevo sicuramente prendere la medicina che tanto odio. prende il termometro e mi mette sul suo letto, provandomi la febbre da sotto all'ascella. dopo 5 minuti esce il risultato, che è 37.8. "hai la febbre, mai io dico, ce ne hai sempre una? adesso prendi la medicina e dormi, non voglio sentirti fare capricci come il tuo solito. chiaro?" dice avvertendomi. annuisco, dispiaciuta. prende il liquido che dovrò bere e ne versa un po' su un cucchiaio, così lo posso bere. sbuffo e chiudo gli occhi per la paura che facesse tanto schifo. ed infatti era disgustoso, ma lo mando giù per non fare casini. "bravissima, ora a nanna sù" dice mettendo via tutto l'occorrente di prima. "posso dormire con te ti prego, ho paura da sola" gli chiedo aggrappandomi a lui. sorride e annuisce lasciandomi un bacio in fronte. esulto e mi corico a letto, e dopo poco mi raggiunge pure tancredi, che mi prende fra le sue braccia.

finalmente la nottataccia passa, ma la febbre purtroppo no. che scatole! non sono potuta uscire ieri e non potrò uscire neanche oggi!
rimango sul letto, aspettando qualcuno che venga a "svegliarmi".
"già sveglia cucciola?"mi sussurra tanc facendomi sedere sulle sue gambe, dopo essersi appunto seduto sul letto. "si" sussurro mettendo la testa nell'incavo del suo collo e lui mi bacia ripetutamente la guancia. poco dopo sento che stringe la presa sulla mia coscia e si alza, e cerco di capire dove sta andando. si dirige verso camera di zoe, perché mi ha detto che tra poco deve uscire e sta via tutta la giornata, mi mancherà, sono stata pochissime volte senza di lei. tancredi mi appoggia sul letto di zozza e io le salto addosso, mentre lei non smette di ridere. passiamo del tempo a parlare e a divertirci, fino a quando non suona la sveglia che si era puntata e le ricorda che appunto deve andarsene. "dai amore, ci vediamo dopo, ora zoe esce si? poi quando torno facciamo quello che vuoi, promesso" dice notando l'espressione triste che avevo messo in volto. "dai vieni, ti porto dagli altri" dice prendendomi per mano e portandomi al piano di sotto dove troviamo lele e tanc seduti sul divano, gian e diego in sala da pranzo a fare la colazione e valerio per ora non lo vedo.
zoe mi lascia in terra in salotto, e mi saluta con un bacio sulla fronte. "ehi, che è quel musetto?" mi dice tancredi, guardandomi in faccia. "mhh.." mugugno io, indicando verso la mora che stava uscendo. "amoree..torna cucciola, dai su, intanto facciamo qualcosa" mi dice lele abbassandosi alla mia altezza, per poi prendermi per mano e portarmi in bagno. dentro c'è vale, ecco dov'è. "babyy" mi dice lui come ogni santa mattina. gli faccio 'ciao' con la mano e mi stropiccio gli occhietti. "che c'è amore?" dice anche lui notando la mia espressione facciale. "è triste perché zoe è andata via ma sa che torna stasera, è solo in vena di capricci" sussurra lele al castano. "non sono in vena di capricci!" dico sbattendo un piede in terra e guardandolo male. "ah no? e cosa stai facendo ora?" dice facendomi salire su tutte le furie. "siete cattivi! non mi volete bene!" urlo nuovamente io ai due presenti nella stanza. "ehi, signorina, abbassa i toni! e poi cosa dici, sù, sono tutte lagne queste aurora!" dice lele puntandomi un dito contro. abbasso la testa e scoppio a piangere, pur sapendo di avere ragione. valerio mi prende di forza e mi lega i capelli, raccogliendomeli in alto. mi lava il viso con l'acqua fredda e poi mi guarda mentre mi lavo i denti, e mi sento molto a disagio, non smettono di guardarmi, né lele né vale. appena finito mi cambio e sono pronta per questa giornata, ovviamente di schifo.
stamattina lele mi sta antipatico, quindi cerco di evitarlo, non vorrei litigarci ancora.
"ho fame" dico andando da gian, che però purtroppo sta parlando con gli altri. così gli tiro un po' la maglietta e lui infastidito si gira. "ehi, sto parlando, non vedi? lo sai che devi aspettare aurora" dice girandosi giusto giusto per guardarmi per poi rivoltarsi verso gli altri ragazzi. sbuffo annoiata, così vado da diego. "ho fame" sussurro io toccandogli il braccio, lui si gira verso di me e mi sorride, prendendo i miei amati biscotti e il latte che bevo sempre. "grazie" gli dico quando me la da. mi lascia un bacio in testa e finalmente mangio. stamattina sono un po' tutti strani.

voglio dormire, sono stanchissima e stremata. non ce la faccio più, è pomeriggio, saranno massimo le 2 ecco. stamattina abbiamo fatto tantissimi giri per negozi e supermercati. ora siamo a casa, per fortuna. salgo lentamente le scale per arrivare in camera mia, e mi appoggio sul letto stanca morta, nella speranza che nessuno mi venga a rompere. gli occhi mi si erano quasi chiusi, quando sento qualcuno entrare. grazie a dio è tancredi, era l'unico che mi aveva dato il concesso di dormire. si avvicina e mi lascia qualche bacio umido sul collo che io adoro, poi esce dalla stanza e mi addormento.

mi sono svegliata da poco e sono in cucina con lele e tanc.
"è da tutto il giorno che fai la monella, smettila perché fra poco di arriva una sculacciata" dice tancredi avvertendomi, dato che stavo 'lagnando' perché non volevo fare la doccia, o almeno, volevo farla con zoe. "sei cattivo, non mi ascolti mai!" gli urlo arrabbiata. "auri non urlare!" mi dice lele rimproverandomi. oggi è di cattivo umore. "faccio quello che voglio" ribatto io guardandolo male. "ah si? vediamo se fai quello che vuoi?" dice  prendendomi sotto il suo controllo appoggiandomi con la pancia al suo braccio. inizia ad infierire sul mio didietro, ma non piango. non fanno tanto male ma me ne sta dando tante, quindi c'è il rischio che lo faccia. non riesco a contare quanti me ha dati, ma almeno una decina. "vieni" mi dice freddo tancredi. non oso fiatare e lo seguo, massaggiandomi il sedere riscaldato.
mi porta in bagno e mi spoglia, e nessuno dei due dice nulla. accende l'acqua della vasca e mi fa entrare. "auh" dico sedendomi, ed ecco che il dolore si fa sentire. "ci pensavi prima, te lo sei meritato, è da tutto il giorno che fai i capricci per ogni minima cosa, ti sembra modo?" dice sgridandomi. scuoto la testa e lascio che mi lavi i capelli. appena finito esco e mi mette il mio piccolo accappatoio. mi asciuga e mi veste, mentre i capelli li pettina con cura e poi dopo, purtroppo, me li asciuga. dopo aver finito, finalmente spegne tutto e mi lascia libera. "ah, aspetta" dice togliendomi d'un colpo i pantaloni e le mutande. lo copro subito, impaurita. sorride e mi toglie le mani, facendomi vedere che mi voleva spalmare la crema. quando me la mette comincia a bruciare tantissimo, tanto quanto che mi fa scoppiare a piangere. "noo, tatina, noo, non è successo nulla, si?" dice distraendomi. sentiamo il campanello suonare ed effettivamente era zoe, si! sento la sua voce, ma proprio quando sto per scendere al piano di sotto, sento tirarmi dal braccio. "dove vuoi andare tutta nuda eh? aspetta che si asciughi dai" dice indicando la parte del mio corpo scoperta. "zoee" urlo facendo ridere tancredi. "amoree, ciao cucciolotta" mi dice abbracciandomi. "hai visto che sono tornata? si?" mi domanda, facendomi annuire. "che hai combinato che hai il culetto tutto rosso" mi chiede lei. "lele mi ha fatto la bua perché dice che ho fatto capricci tutto il giorno ma non è vero"dico sbuffando. "si che è vero, si è presa tante sculacciate perché non ha smesso di fare danni e lagne tutto il tempo" le spiego io. mi annuisce.

una bimba, sei adolescenti||chillhouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora