CAPITOLO 2

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"Un'altro giorno di merda sta per cominciare"

Dissi aprendo gli occhi e spengendo la sveglia con la mano.

Feci tutte quelle cose che si fanno la mattina per andare a scuola.

Uscì di casa. E dinuovo sul mio skate.

Stavolta entrai in seconda ora a scuola. Boh, non so, ma mi andava di fare tardi.

Erano le 8.50 e la campanella della seconda ora suonava alle 9.10, perciò dovevo sbrigarmi.

Arrivai a scuola per le 9.00 circa e aspettai qualche minuto fuori la classe aspettando che la campanella suonasse.

*driiiiiiiin.......*

Entrai in classe dicendo un buon giorno a mezzabocca, come sempre quell'esseri didero la stessa frase che ogni mattina mi dovevo subire "Ehy, guardate chi è entratata. Quell'asociale di merda." . Sbuffai e mi incamminai verso il mio banco a testa bassa. Quando ad un certo punto sentì una voce "Ma la lasciate in pace!!" Disse con tono urtato un ragazzo nuovo, che stava seduto affianco al mio banco...Provai una strana sensazione, nessuno mi aveva mai "difesa" se così si può dire. Mi sedei buttando con tono arrogante lo zaino a terra. Mi girai verso di lui, e mi limitai a dirle un 'Grazie'.

Per tutta l'ora di Storia quel ragazzo continuò a fissarmi...Dopo un po mi urtai di questa cosa, "Ma che se conoscemo?" gli dissi io urtata, "Nervosetta la ragazza. Comunque no." rispose lui, "Non lo so, è un ora che mi fissi!" , "Perchè ti dà fastidio?", non risposi, rimasi in silenzio, boh, forse mi piaceva il fatto che mi fissava...

Era ora di tornare a casa.

Uscì dal cancello della scuola e dopo 5 secondi mi senti toccare il braccio, "Ferma!", mi voltai, "Eh..i s..s..ei tu. Cosa ti serve?" dissi agitata, ma non era un agitazione perchè ero impaurita, ma piuttosto imbarazzata. "No niente. Volevo chiederti scusa." , "Scusa per cosa?", "Beh prima sono stato un ora a guardati e penso che la cosa ti abbia dato fastidio! Se vuoi domani cambio posto?!" , "Ehm. No veramente sono io che devo chiederti scusa. Sono stata molto arrogante con te. Dopotutto non stavi facendo niente di male. È che non ho mai parlato con nessuno. Sono sempre stata sola. Perciò...... Comunque se vuoi rimanere lì, non c'è problema." , "Sola, fino ad oggi..." , si avvicinò a me, mi diete un bacio sulla guancia e se ne andò.

Provai una sensazione strana, bella direi, avevo brividi in tutto il colpo. Quel piccolo gesto d'affetto che non avevo MAI ricevuto da nessuno mi fece uno strano effetto, sconosciuto al mio cuore.

Mi girai e mi incamminai verso casa a piedi, non mi andava di andare sullo skate.

Arrivai a casa, mi misi seduta sul letto, presi le cuffuette con il cellulare, e feci partire una canzone a caso.

La mattina dopo mi svegliai, andai giu in cucina e vidi mia madre buttata dul fivano mezza nuda a dormire, e mio padre non c'era.

Non mi andava di andare a scuola, cosi mi vesti e decisi di andare a fare una bella passeggiata.

Arrivai fino al 'Parco Abbandonato', da piccola era il mio posto preferito, ci andavo sempre, ed anche adesso è cosi.

Adoro quell'aria misteriosa intorno a me, quel fresco vento, che c'è sempre stato, il rumore delle foglie che cade, il sole che si intravede attraverso i molti alberi, non so, ma era magico quel posto.

Mi appoggiai al mio albero, 'mio albero' perche anche da piccola mi sedevo sempre vivino ad esso, era l'albero più alto del parco, ed anche il più grande, era speciale...

Misi le cuffiette ed incominciai a cantare...

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Figlia: 'Ma perche mamma? TU CANTI?'

Io: 'Beh certo che non lo sai? Quando eri piccina ti cantavo sempre qualcosa per farti addormentare, e ti piaceva tanto la mia voce...'

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 15, 2015 ⏰

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