tutto o niente

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⚠️attenzione⚠️: il capitolo presenta scene che potrebbero risultare disturbanti.

Scorrete l'immagine per ascoltare la musica

         Buona lettura🥀



Era viscerale, la sensazione torbida che mi accarezzava, ed era costante quella di impazzire. C'era uno squarcio che si stava riaprendo sempre di più, e sapevo che prima o poi mi avrebbe inghiottito, con tutta la sua potenza.

"Ti rendi conto di aver portato una tossica dentro un covo pieno di droga?!!"

La voce di Furlan, mi svegliò da quel sonno tormentato, insieme alla sensazione di freddo e bagnato attorno al mio corpo. "Adesso che ha visto le nostre facce non potrà andarsene più"

"Infatti lei non se ne andrà. Resterà qui con me. E tu, dovresti stare più attento a come parli al tuo capo"

Lo sentii alzarsi dalla sedia accanto al letto "la prossima volta che mi parli cosi e che ti azzardi a toccarla: io ti ammazzo"

"Questo lo avevo già capito quando mi hai pestato a sangue. In ogni caso, se avessi saputo prima che era tua non sarebbe mai successo"

"Sta. Zitto. Non voglio sapere altro. Ora vattene, voglio stare solo con lei"

Si sedette di nuovo. Ero sicura mi stesse osservando mentre cercavo di fingere al meglio di dormire.

"Non gli basteranno solo dei calmanti" farlan camminò a passi lenti probabilmente diretto alla porta, la sua voce adesso era cupa "se stacca in modo così repentino il suo corpo potrebbe non reggere dopo la dose massiccia"

"Non ho bisogno delle tue perle di saggezza del cazzo, lo so già"

"Ho visto questa situazione con i miei occhi con mia sorella, perciò so cosa si prova, levi. Questo non è neanche l'inizio della parte peggiore"

La porta si chiuse, e un silenzio glaciale sembrò inghiottirmi.

Levi si sedette nel materasso, porgendosi verso il mio viso. Una ciocca dei suoi capelli accarezzò la mia fronte e io rimasi immobile con gli occhi ancora chiusi.

"Non sei mai stata brava a fare finta di dormire per origliare"

Sorrisi, aprendo gli occhi lentamente per incastrarli nei suoi così vicini.

"Beccata ancora" ripetei come quando ero piccola "una pena da scontare o un premio da ricevere?" Chiesi respirando a fatica

Guardai le sue labbra, piene e rosee, il suo naso perfetto, quei lineamenti spigolosi e armoniosi. Le sue pupille si erano dilatate, e l'azzurro grigio sembrava più intenso del solito.

Sospirò, spostando la mano sulla mia fronte per sentire la mia temperatura.

"Non sei cresciuta nemmeno un pò"

"Non hai imparato a rispondere alle domande" pronunciai, spostando le braccia sul materasso per tirarmi su con il busto.

Bloccò quel gesto con il suo corpo, avvicinandosi ancora di più alle mie labbra "mi piacerebbe fare entrambe le cose, ma devi stare ferma, hai la febbre molto alta"

Si alzò dal letto, prendendo un bicchiere d'acqua che avvicino alla mia bocca "sei disidratata se non bevi dovrò farti un'altra flebo"

Presi il bicchiere, toccando di nuovo la sua mano calda, quando lasciò quella presa provai ad avvicinare l'oggetto alla bocca ma prima che riuscissi, la presa delle mie dita si fece così lieve che l'involucro di vetro scivolò, riversando l'intero contenuto sulla camicia ed il letto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 20, 2021 ⏰

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My obsession (Levixoc)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora