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Husk rimase per un attimo confuso «Eh? Un altro cosa?» Angel gli allungò il bicchiere vicino al muso
«Servimi un altro di questo drink...mi serve....»

In un primo momento non glielo avrebbe lasciato fare, perché se il giorno dopo Charlie e Vaggie lo avessero trovato in chissà quali condizioni per via della sbornia non la avrebbero affatto presa bene, o meglio Vaggie non la avrebbe presa bene per niente.

«Non penso di poterlo fa-» Angel gli mise il bicchiere nella mano come a implorarlo «Ti prego...solo un altro...» I suoi occhi erano leggermente lucidi...avrebbe iniziato a piangere?

Husk avrebbe preferito evitare la cosa...ma che doveva fare? Non poteva certamente mettersi nei guai con quelle due,però sapeva anche che Angel non avrebbe rinunciato facilmente,era per scontato.

«Solo un'altro,hai capito? Non voglio più richieste dopo-» Prese il bicchiere e cominciò a preparare il drink «Aww,un'alcolista che mi vieta di bere, ma non mi dire, vuoi rimanere pulito anche tu?» Cantilenò Angel in modo fastidioso.

«Sisi,certo come no...» Roteò gli occhi verso l'alto,era la risposta migliore che potesse dargli e dopo circa un paio di minuti gli servì nuovamente quel drink che Angel guardò per un pò.

«Serve altro..?» Normalmente non lo avrebbe chiesto a nessuno,ma adesso gli avrebbe dato una sorta di sollievo sapere se magari avrebbe potuto fare qualcosa,giusto per evitare di continuare a vederlo così giù di corda.

Angel fece un sorrisetto «Avevi detto niente più richieste...» Husk rimase di stucco,era vero lo aveva detto,cosa gli era preso? Si era fatto prendere troppo dalla situazione?

Diamine non gli era mai successo di-...un momento,lui si stava preoccupando? E da quando? Erano probabilmente dei secoli che non succedeva più e adesso quella sensazione ricominciava a crescere dentro di lui?

Husk però non poté più riflettere appena sentì una mano di Angel afferrare il suo polso «Resta...»
Era rimasto per un attimo scombussolato «Che..?» Disse con ancora la mano di Angel sul suo polso.

«Mi hai chiesto se avessi bisogno di qualcos'altro...ma vedi ecco...»
Era così difficile cercare di parlare,non si sa mai quando si rischia di dire troppo o troppo poco.

Oppure quando vuoi comunicare qualcosa a qualcuno,e ci provi davvero con tutte le tue forze ma no,le parole rimangono congelate nella tua gola e non vogliono uscire.

Perché spesso dopo si finisce per ricevere qualcosa che non ci si aspettava,e quel problema era ciò che tormentava Husk nonostante adesso il problema aveva preso di mira anche Angel.

Ed è qui che il silenzio diventa snervante,un abisso di nessun suono in cui hai paura e vuoi solo che il tutto finisca al più presto, ma si corre anche il rischio di dire per la tensione le cose sbagliate e poi....e se gli altri fraintendono non si riesce a rimediare facilmente.

«Questa è l'ultima cosa che ti chiedo...lo prometto...» Angel non appena si accorse che Husk era abbastanza vicino a lui gli lasciò il polso e gli poggiò la testa sul petto ignorando il fatto che lo avrebbe potuto staccare immediatamente.

Ma adesso Husk che doveva fare? Andarsene?
«E adesso che cosa faccio..? Non posso andarmene...e non voglio vederlo così...»

Per qualche ragione che stava ignorando qualcosa gli imponeva di non andarsene,che fosse giusto restare lì ancora per un pò invece di tornare a poltrire nella sua stanza.

E come se non bastasse Husk sentiva uno strano dolore al petto che era cominciato da quando aveva notato i lividi sul collo di Angel,e sapere che era stato usato in quel modo in strada come se fosse un giocattolo...

𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora