Capitolo 1

1.2K 36 4
                                    

Pov's Alessia
24 ore prima dell'arresto:

Mi sveglio con il sole che invade la stanza dalla tapparella.
<<Alè muovt è tard>> dice mio padre tirando su la tapparella della mia camera.
<<E jaa pà altri 5 minuti>> dico svogliata.
<<No, muovt!>> dice seriamente mio padre
quindi dopo vari giri nel letto decido di alzarmi.
Mi dirigo verso il bagno, attaccato alla stanza, e vado a farmi una bella doccia, entro nel box lavo i capelli e successivamente il corpo.
Esco avvolgendo un asciugamano intorno al mio corpo snello e scelgo i vestiti.
Indosso dei semplici jeans, una maglietta della Nike nera corta e le mie fantastiche air force 1 bianche, pettino i miei capelli neri lunghi e lisci, mi trucco mettendo un po' di mascara e sistemando un po' le sopracciglia, prendo il mio zaino e infine mi dirigo di sotto dove trovo mio fratello Alessandro di 19 anni vicino a mio padre parlare di "affari".
<<Buongiorno piccrè>> dice mio fratello baciandomi la fronte, facendomi un sorriso.
<<Buongiorno>> dico ricambiando il sorriso.
<<Non fai colazione?>> dice mio padre vedendomi andare verso la porta.
<<No pà sono già in ritardo>> dico e
lui annuisce.
Dopo aver preso le chiavi di casa scendo le scale del mio palazzo e mi avvio verso scuola. Arrivata vedo Marta, la mia migliore amica, seduta sui muretti della scuola fumando una sigaretta.
<<Ciao amò>> dico dandole un bacio sulla guancia.
<<Ueee amo>> dice ricambiando il bacio.
<<Allor? Stasera hai da fare?>> dice.
<<No perché?>> dico guardandola interrogativa.
<<Perchè ci sta una festa a Mergellina e noi ci dobbiamo assolutamente andare!>> dice guardandomi con un sorriso malizioso.
<<Va benee>> dico.
<<Marò nun vec l'or, c vrimm aropp>> dice abbracciandomi.
<<Vabbuò a dopo amò>> dico ricambiando l'abbraccio.
Ci dividiamo per andare in classe essendo in diverse sezioni.
Finalmente le 6 ore finiscono, all'uscita io e Marta ci avviammo a casa mia visto che ci dobbiamo preparare per stasera, mangiamo, e infine saliamo in camera per prepararci.
Io scelsi un tubino nero con delle décolleté anch'esse nere, alliscio, come se non fossero già lisci, i miei capelli.
Mi trucco come al solito però aggiungendo la matita nera sotto agli occhi. Marta invece opta per un vestito rosso di seta, fantastico, con dei tacchi rossi, arricciando i suoi capelli biondi e si trucca anche lei.
Una volta finito prendo una borsetta della Gucci e la mia migliore amica sceglie una borsetta nera di Luis Vitton, infine usciamo da casa mia e ci incamminiamo per Mergellina.
Arrivate c'è la solita puzza di canna, alcol, gente che si limonava a destra e a sinistra.
Ordiniamo da bere.
<<Signorine cosa volete da bere?>> dice il barista davanti a noi.
<<Un mojito, grazie>> dice Marta.
<<Una vodka liscia>> dico facendo un mezzo sorriso.
Arrivati i nostri drink, prendo la mia migliore amica e incominciamo a ballare e cantare, eravamo già brille, ma sento come mancarmi il respiro per un attimo.
<<Amò io vado un'attimo fuori non mi sento molto bene>> le dico e lei annuisce.
Fuori non c'è nessuno solo un gruppo di ragazzi che mi continuano a fissarmi e questa cosa mi da parecchio fastidio.
<<Uee nennè>> si avvicina uno dei ragazzi accompagnato dai i suoi amici.
<<M si bell, jaa fatt tuccà nu poc>> dice uno mettendomi le mani sui fianchi, li guardo male.
<<Ma c vulit band e sciem, lasciatm sta>> dico iniziando ad innervosirmi.
<<Non te la prendere, noi ci vogliamo solo divertire un po'>> dice il ragazzo davanti a me, si avvicinano sempre di più facendomi indietreggiare.
<<Non te la prendere, noi ci vogliamo solo divertire un po'>> dice il ragazzo davanti a me, si avvicinano sempre di più facendomi indietreggiare sempre di più, mi spingono per terra e sempre lo stesso ragazzo si mette a cavalcioni su di me tenendomi stretti polsi sulla testa.
<<Aiuto! Aiutatemi!>> urlo ma in questo momento non c'è nessuno.
<<Focess>> ringhia il tipo dandomi uno schiaffo forte facendomi girare dall'altra parte la testa. Nel frattempo i suoi amici continuano a ridere e a farmi complimenti disgustosi.
Vedo che il ragazzo nei pantaloni ha una pistola, così la prendo senza farmi vedere.
<<Alzati pezzo di merda>> ringhio contro di lui.
Lui si alza, io accecata dalla rabbia carico la pistola e partono due colpi finendo dritti nel suo petto.
I suoi amici sentendo la polizia arrivare scappano.
<<Signorina, mani in alto>> dice un poliziotto con una pistola in mano, lascio cadere la pistola per terra.
<<Lei è in arresto per omicidio signorina>> dice l'uomo.
Mi mettono le manette e partono diretti in questura. Non dico una parola sono spaventata, stanca, arrabbiata e scossa da quello che è successo.
Arrivati in questura mi portano dal maresciallo.
<<Buonasera piccrè, stasera avevi voglia di fare casini?>> dice guardandomi.
<<Allora Alessia Esposito, 16 anni, omicidio, l'hai fatta grossa piccrè o saij?>> continua lui.
<<O sacc>> dico fredda.
<<Ah ma allora c'è l'hai la voce? E sei pure spiritosa vedo. Portatela di la' domani la porterete all'IPM>> dice squadrandomi.
Mi portano in una cella, avevo molto freddo e sonno, e dopo nemmeno cinque minuti mi addormento aspettando il giorno seguente...

CIAO BELLII! Ecco il primo capitolo ditemi cosa ne pensate
CHISSÀ COSA SUCCEDERE APPENA LA NOSTRA ALESSIA ENTRERÀ NELL'IPM...
UN BACIO E UN ABBRACCIO DALLA NOE❤️

IJ E ISS P SEMPDove le storie prendono vita. Scoprilo ora