-Phesmatos Incendia- urlò Bonnie verso i vampiri che stavano per aggredire lei e gli altri. Quelli presero immediatamente fuoco in una vampata di fiamme ardenti che sembrava non consumarsi mai.
Al contrario di tutti coloro che la conoscevano, i Cullen furono sorpresi di vedere un simile fenomeno. Sì, c'erano leggende di streghe che effettivamente erano in grado di dare alle fiamme la qualunque e Benjamin era in grado di governare i quattro elementi a suo piacimento, ma mai avevano visto qualcosa del genere. Le fiamme nate dal nulla divampavano feroci e furiose la materia degli aggressori, domate da quell'esile ed elegante donna.
Dopo un attimo di sorpresa, si ripresero velocemente e andarono ad attaccare i vampiri che erano oltre quelli che pian piano venivano carbonizzati. I Salvatore e Caroline invece si abbatterono furiosi su quelli del versante opposto, assicurandosi di avere dietro il resto del gruppo per coprirgli le spalle. Poco più distante Elena e Bella cercavano di tirare giù il corpo esanime della ragazza che era stata scaraventata su un albero lì vicino.
Chiunque dei presenti poteva tranquillamente affermare di aver visto atrocità e di aver affrontato situazioni pericolose in cui non credeva nemmeno di potercela fare, alcuni di loro avevano affrontato battaglie e intere guerre, altri invece avevano affrontato forze soprannaturali e creature mitologiche, eppure non era mai successo in secoli delle loro vite vedere una così grande moltitudine di vampiri che si riversavano in quel punto preciso. Arrivavano da tutti e quattro i punti cardinali, erano insaziabili e inarrestabili, assomigliavano a loro per aspetto ma erano più simili a Stefan quando il suo lato oscuro prendeva il sopravvento, e sembrava proprio che non finissero mai.
Erano tutti impegnati a contrastarli e a respingerli, nessuno voleva cedere ma il pensiero andava sempre e comunque alle due donne che si occupavano della ragazza trafitta dal ramo sull'albero. La scena era inquietante e surreale: il legno perforava l'addome da parte a parte fuoriuscendo dalla carne e imbevendosi di un sangue così scuro che rasentava il nero. Era così allettante che anche Jasper, Stefan e Caroline fecero fatica a non esserne attratti dal solo odore. Solo Elena e Bella sembravano esserne completamente immuni, anzi ringhiarono a denti stretti verso le loro stesse famiglie al solo sentore che potessero bramare il sangue della ragazza quasi incosciente tra le loro braccia.
Il sangue scorreva come non percepito sulle loro mani mentre strappavano il corpo all'albero e, nonostante questa innaturale azione, sembravano quasi materne e fin troppo protettive nei gesti e nelle attenzioni che le riponevano.
Quando Carlisle la vide quel giorno, tanti pensieri gli balenarono nella testa. La prima cosa in assoluto che lo meravigliò fu il fatto di rivederla ancora viva, da oltre tre secoli che era convinto fosse morta, subito dopo si domandò perché fosse là e cosa l'avesse spinta a raggiungere un luogo pullulante di vampiri e licantropi, infine la cosa più scioccante fu il fatto di ritrovarla umana e non più vampiro. Questa cosa lo destabilizzava in una maniera sconcertante, anche se in un profondo meandro della sua mente stava già processando il tutto e progettando di chiederle come fosse possibile tornare indietro. Ma non era comunque sicuro del tutto che fosse lei, c'era qualcosa di indecifrabilmente diverso, decise quindi di non rivelarlo e di essere neutrale finché non se ne fosse assicurato. Però poi vide sua nuora e l'altra donna riconoscerla e occuparsene, anzi preoccuparsi, di lei e repentinamente si schierò anche lui.
Finalmente si sentirono gli ululati dei licantropi provenire a poca distanza da loro, che avanzavano in loro soccorso. Avevano sentito il suono della battaglia e avevano riconosciuto l'odore dei Cullen, non potevano non andare in loro aiuto.
In tutto quel caos era difficile fare una vera e propria contromossa, inoltre non si percepiva effettivamente quanti vampiri continuassero ad arrivare, figurarsi se potevano riuscire a prestare reale attenzione a Bella ed Elena che piano piano trascinavano in piedi la misteriosa ragazza.
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Σκούρο σμαράγδι (smeraldo oscuro)
FanficNon sentiva nulla, il vuoto e il silenzio erano gli unici presenti nel suo pensiero e nelle sue orecchie. Solo ombre che prendevano pian piano forma e consistenza erano le uniche cose tangibili della realtà che percepiva, oltre ovviamente alla lieve...