Potete censurare, cancellare le parole, la traccia della perversione umana, con l'unico scopo di farla sembrare pulita.
Ipocriti, spaventati, insulsi.
Siamo una razza di ingrati a Dio.
Dio è donna ed è lussuria.
Avete bandito la parola sesso dalle vostre bocche, usandole per il piacere che screditate.
La mia dea è troia ed è lussuria.
Urla quanto gode, senza vergogna alcuna. Non c'è vergogna nell'orgasmo, non c'è disagio, sporcizia o malattia nella perversione umana.
Abbiamo un dono, e come degli schifosi ipocriti lo censuriamo.
Guai a parlare di qualcosa di tanto osceno, meglio farlo in vicolo bui, nascosti da occhi indiscreti.Fottetevi.
Posso mettermi a nudo e fare arte del mio corpo e della mia perversione. Posso usare la bocca e fare arte della goduria umana.
Siete tanto spaventati dai vostri corpi? Tanto repressi nella colpa di godere, di avere un sesso caldo e funzionante?
Incapaci di gestire i vostri istinti li schifate nei corpi liberi altrui?
Essere puttana, essere donna, essere checca non ha niente di debole o ripugnante, non ha niente da invidiare o di cui vergognarsi, rispetto ad un cazzo duro.Avete soffocato la gioia umana del sesso, spaventati dalla vostra stessa perversione. Banditela, siate oppressori delle puttane perché donne e sfacciate, che fosse stato un uomo sarebbe bastato girarsi dell'altra parte senza giudicare.
Banditela, sfogatela di nascosto, giudicandola nei corpi altrui. Mettetela a tacere ficcandole qualcosa in bocca, così che ciò che è sano desiderio, diventi seria malattia e violenza per una vittima, che avrà colpa di essere donna, troia, in un mondo dove l'atto non è cosa di cui parlare. Meglio censurare lo sporco per non farlo esistere.Questa è arte.
Dire più di mille verità, stupire e confondere, eccitare e far riflettere, scioccare con la volgarità, brandita dalla giustizia. Non potresti mai fare ciò che faccio io, non potresti mai far godere come lo faccio io.Ora in ginocchio
e chiedete scusa alla Dea lussuria,
con la lingua di fuori.