Capitolo 1

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Megan.


Stanca.

Delusa.

Stufa.


Ecco come mi sentivo mentre osservavo il cielo azzurrino, pensando che tra poco tutto sarebbe finito.

Stavo per trasferirmi in un'altra città, dimenticando tutto e tutti.

"Ne hai per molto signorina?" disse mia madre mentre stava caricando le valigie nella macchina;

"Ci sono mamma" dissi spostando lo sguardo dal cielo a lei;

"Dai Megan sarà un viaggio lungo, e dobbiamo ancora arrivare all'aeroporto" disse impaziente di partire.

Non capivo perché fosse cosi euforica, per me bastava andare via dalla città e lasciarmi tutto alle spalle per iniziare una nuova vita diversa, in una città diversa, con persone diverse. Salii in macchina, pronta ad affrontare le nuove avventure che questa città mi avrebbe riservato.

Megan si sistemò sulla poltrona dell'aereo, sollevando un respiro pesante. Era esausta, ma speranzosa per il nuovo inizio. Mentre la cabina iniziava a riempirsi dei rumori e delle voci degli altri passeggeri, lei si concentrò sul suo unico rifugio: la musica. Prese le sue cuffie e le mise con cura sulle orecchie, chiudendo gli occhi con fermezza.

Le note scure e malinconiche risuonarono nelle sue orecchie, iniziando a penetrare la sua anima tormentata. Era come se la melodia oscura avvolgesse i suoi pensieri, distogliendola dai problemi che la tormentavano. Le canzoni erano un riflesso delle sue emozioni, cariche di disperazione, perdita e desiderio proibito. Mentre il velo sonoro si alzava intorno a lei, Megan si abbandonò alla melodia, lasciandosi trasportare in un mondo alternativo dove poteva sfuggire al suo dolore interiore.

Le note si fusero con le sue lacrime silenziose, come una danza sinistra tra tristezza e speranza. La musica era il suo unico mezzo per affrontare la tempesta che aveva dentro di sé, una luce di salvezza in un'oscurità implacabile. Ogni strofa cantata risuonava nel profondo della sua anima, dando voce ai suoi pensieri inespressi e alle sue paure più profonde.

Mentre l'aereo si librava nel cielo, Megan si sentì libera per un istante. La melodia avvolse il suo cuore spezzato e le diede la forza di continuare, di affrontare i demoni che la perseguitavano. In quel momento, la musica diventò il suo alleato oscuro, la sua compagna fedele nel viaggio verso l'ignoto.

E così, con le cuffie saldamente attaccate alle orecchie, Megan si perse nell'abisso della sua anima, mentre il volo la portava verso la sua nuova vita, intrisa di mistero, passione e desiderio. Le melodie cupe e inquietanti continuarono a suonare, trasformando l'aereo in un palcoscenico di emozioni proibite e sentimenti intensi. Mentre tutto intorno a lei sembrava dissolversi, Megan trovò un senso di consolazione nella sua personale sinfonia del dolore, sapendo che la musica sarebbe stata la sua unica salvezza in questo viaggio oscuro e romantico.

 Arrivammo a Los Angeles e ci recammo subito alla casa, o meglio, alla villa, che mio padre ci aveva lasciato.

Mia madre e mio padre si erano separati, ma erano rimasti in buoni rapporti.

La loro separazione era stata consensuale, senza tradimenti, bugie o altro.

Lui aveva intestato diverse proprietà a nome di mia madre per garantirle un futuro migliore, ma aveva anche intestato una villa a mio nome.

Avevo proprio bisogno di vederla in quel momento per cercare di tirarmi su di morale.

𝒗𝒐𝒍𝒆𝒗𝒐 𝒅𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊𝒄𝒂𝒓𝒆 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒊𝒍 𝒅𝒐𝒍𝒐𝒓𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒎𝒊 𝒕𝒐𝒓𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒗𝒂


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SPAZIO AUTRICE:
CIAOO A TUTTI SI IL CAPITOLO E MOLTO CORTO ME NE RENDO CONTO :)
PERÒ HO VOLUTO INIZIARE COSÌ PER FAR CAPIRE IL VERO STATO D'ANIMO DELLA PROTAGONISTA.
COSA NE PENSATE?
SPERO CHE SI APPREZZATO E VI ABBIA INCURIOSITO ABBASTANZA.
:) :)
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𝒅𝒂𝒓𝒌 𝒕𝒓𝒖𝒕𝒉𝒔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora