Capitolo 1

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ATTENZIONE: Questa storia si fa riferimento all'700 secolo, siccome non so precisamente come si comportavano uso le parole moderne...

"Bene Victoria oggi incontrerai il tuo futuro marito, non sei contenta ?" Mia madre ridacchiò istericamente.
È ufficiale questo è il giorno più brutto della mia vita, perché ? Perché oggi devo conoscere mio marito e ripassare le promesse che devo dire alle nozze.
"Si madre sono euforica."
"Perfetto, tra circa venti minuti saremo arrivati. Vero Edward?" La voce stridula di mia madre, interrogò a mio padre. Onestamente eravamo tutti stufi di lei, è così pignola e antipatica da toglierti il fiato. Eravamo in viaggio da tre ore o più in questa scomodissima carrozza per raggiungere a Louis Tomlinson il mio futuro marito. È' tutto cosi pacchiano...

**

"I-io ti prom-ett-o eterno a-am..." Era da un'ora che cercavo di dire le promesse ma non ci riuscivo per la troppa ansia...
"Fermate tutto, la signorina non si potrà sposare se continua a balbettare!" Il prete protestò, non aveva torto.
"I-io non voglio sposarmi!" Obiettai gridando.
"Victoria Cecilia Hamilton! Non ti do il permesso di rispondere! " Mia madre si alzò furiosa da quella poltrona comoda,
senza neanche dare il tempo agli altri di protestare corsi fuori dalla stanza, per uscire dal castello.

Era da mezz'ora che cercavo di ripassare le promesse nuziali, e nel frattempo mi ero persa nella foresta, decisi di sedermi a terra e così feci.

"E' così che vorrei la mia vita,con al dito un anello uguale al tuo, una fede con incisa una promessa che mai nessuno dei due infrangerà . Il nostro amore finalmente riconosciuto da tutti, da Dio per primo , da colui che mai smetterò di ringraziare per averci fatto incontrare. Sarà tutto perfetto, ogni risveglio, ogni pranzo , ogni cena, ogni momento che staremo accanto, te lo prometto amore mio, ti farò felice a modo mio."

Quando finì di pronunciare queste parole, qualcosa sotto di me si mosse facendo traballare la terra. Una mano ossuta uscii dal terreno afferrandomi e istintivamente urlai scappando il più lontano possibile da quel posto.
Corsi, corsi e corsi, fino a quando riconobbi il ponte della città. Credevo fosse finita, mi girai dall'altro lato è un uomo possente era davanti a me.
"Può baciare la sposa." E mi baciò ...

N/A
Ok ragazze finalmente ho aggiornato :) non sono molo soddisfatta di questo capitolo , ma l'ho scritto perché era da tanto che non aggiornavo una mia storia :) lasciate voti e commenti. Noi ci rivedremo alla prossima!! Ciaoo!!

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