Sul finale

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Sabrina's Pov

La parola finale deriva dal latino, fīnalis derivato dal sostantivo finis «fine». Della fine, che viene alla fine, cioè al termine di qualche cosa, quindi ultimo, conclusivo, come ad esempio, l'ultimo atto di un'opera teatrale.
E noi eravamo così, un'opera teatrale.
Non tutti riuscivano a cogliere la sintonia che c'era tra di noi, la sincerità, la complicità, e ciò che restava erano solo apparenze, ruoli.

"Io che quando recito scordo le frasi
Perché non c'è un ruolo che sappia indossare
La strada che ho scelto è la stessa di allora
Non voglio una vita semplice, lo grido ancora"

Sono tantissime le opere d'arte che sono state incomprese. In alcuni casi, gli spettatori non possono fare a meno di essere distratti da un aspetto specifico. Altre volte, la gente semplicemente riteneva che un'opera d'arte avesse un significato più profondo di quello che aveva.
Adesso, sul finale, mi sono resa conto che non necessariamente il nostro quadro debba essere esposto agli Uffizi o in un qualsiasi altro museo gigantesco aperto al pubblico.
Anche perché non è un posto molto sicuro il museo, pensate all'Urlo di Munch che è stato rubato o alla famosissima Gioconda, quando una signora nel 2009 vi scaglio' contro una tazza da caffè rovinandola.
Io non voglio questo trattamento per il mio quadro, anzi, il nostro quadro.
Voglio conservarlo in casa, lontano dagli sguardi che lo consumano, dalle cattiverie, dalle persone che non vogliono altro che scaricare le proprie frustrazioni sugli altri.
Perché in fin dei conti l'opera artistica, letteraria, teatrale ha la funzione di smascherare il procedimento con cui l'autore fissa in forme immutevoli lo svolgersi dell'esistenza. E la realtà non è mai statica, ma sempre dinamica ed interpretabile, per cui si assiste ad un continuo conflitto tra le diverse interpretazioni.
Io non voglio finire in mezzo a questo fuoco, non voglio rovinare tutto sul finale per l'ennesima volta.
Io che mi porto sempre dietro la malinconia come un macigno pesantissimo, non mi sono mai fermata a riflettere un attimo.
Perché se ci penso, tutti i finali mi hanno sempre dato un inizio bellissimo.
E la fine in realtà non è fine fine.
Decidiamo noi quando mettere un punto, quando andare avanti, quando tornare indietro, dipende tutto da noi.
La fine è solo una nostra concezione immaginaria, perché di fine ce n'è solo una, anzi, neanche quella perché magari anche lì ci sarà qualcosa migliore dopo.

Quindi questa sera, quando si chiuderà il sipario, sono sicura che ci sarà un inizio migliore, anzi, un continuo migliore.
Perché siamo ancora in balia del primo tempo.

L'inizio della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora