disclaimer: nella storia non sono presenti personaggi o eventi soprannaturali; i genitori di Elena non sono morti in un incidente d'auto.
20 giugno 2021.
Nella cappella di famiglia dei Salvatore il solito gruppo di amici si è riunito per poter ricordare, nel secondo anniversario della sua morte, Damon Salvatore.
Damon non aveva poi tanti amici, ma quei pochi fidati non avevano smesso di pensare a lui e non avevano abbandonato suo fratello Stefan, sostenendolo nel suo dolore ed aiutandolo - per quanto possibile - a farlo sentire in famiglia con loro, ora che la sua vera famiglia era sparita per sempre.
Ma quel giorno nel già ristretto gruppo di amici, mancava qualcuno: la persona che, contro ogni aspettativa, aveva migliorato Damon, che l'aveva salvato dalla perdizione e da sé stesso, che aveva portato allo scoperto il profondo cuore del corvino.
Elena non era lì. Elena non era da nessuna parte.
Quel giorno era stato impossibile per tutti mettersi in contatto con lei: Bonnie era passata da casa sua ma non vi era traccia di lei; Alaric aveva chiamato Jeremy per chiedergli se fosse con lui; Caroline l'aveva cercata nei luoghi dove era solita andare quando voleva stare da sola; preso dal panico, Stefan aveva chiamato ogni ospedale della zona per chiedere di lei.
Non era da nessuna parte.Gli amici sapevano bene quanto fosse devastata dal dolore della perdita del suo grande amore, quanti problemi avesse dovuto affrontare dopo averlo perso, quanto pericolosa fosse diventata per sé stessa.
Proprio per questo la sua sparizione, in quella precisa giornata, mise tutti in allerta.
Elena era diventata imprevedibile, una scintilla pronta ad esplodere.Nella lista di posti in cui gli amici avevano provato a cercarla mancava però la sua casa sul lago. Per ovvi motivi Caroline non ci aveva pensato: da anni ormai Elena aveva smesso di raggiungere quel posto, dopo che i genitori persero la vita proprio nelle acque di quel lago.
Durante l'intera mattina Elena era stata pervasa da un forte senso di apatia. Aveva raggiunto il lago come se fosse semplicemente un'azione di routine, spinta dall'abitudine e non dalla voglia di star sola, di ricordare, di pensare. Per qualche istante aveva pensato di evitare quel viaggio, non ne aveva poi molta voglia, ma dall'altro lato sentiva di dover essere lì quel giorno, di non poter interrompere la solita routine.Ecco perché era seduta sul molo, al suo fianco il cellulare spento già da un po' ed il suo diario che cominciò a sfogliare per raggiungere una pagina su cui avrebbe provato a gettare i propri sentimenti.
Arrivata alla pagina del giorno ricordò che, a caratteri cubitali, la sera prima aveva scritto "due anni senza di lui".
Non che lo avesse dimenticato, ovviamente, ma nel leggerlo tutto diventò più concreto ed il peso di quei due anni le cadde addosso inesorabile e spietato; il dolore che aveva messo a tacere, nascosto in un angolo del suo cuore, trovò una via d'uscita e si diffuse in ogni fibra del suo corpo; gli occhi che negli ultimi tempi non avevano visto nemmeno l'ombra di una lacrima, si gonfiarono e riempirono di gocce salate che cominciarono a scorrere insistenti lungo le guance senza che lei potesse far nulla per controllarle.
La diga che aveva tirato su per separarla dalla vita del suo passato e per tenere a freno la sofferenza, andò in frantumi, e come un fiume in piena il dolore la travolse.Un macigno le si posò al centro del petto rendendole difficile respirare, ogni boccata d'aria che cercava di far entrare nei polmoni era estremamente limitata e dolorosa; ogni respiro era una pugnalata al cuore. Una pugnalata... come quella che le aveva portato via lui, il suo uomo, il suo migliore amico, il suo amante, la sua intera vita.
Tremava come una foglia ed i suoi arti erano deboli; la testa girava come una trottola e tutto intorno a lei sembrava essere in movimento, tutto era sfocato.
Nonostante la confusione portata da quell'attacco di panico, una piccola parte di lei rimasta razionale le fece capire di doversi spostare da lì e che sedere al bordo di un molo in quelle condizioni non era esattamente la cosa più sicura da fare; ma la razionalità non la aiutò a capire che alzarsi in quelle condizioni, al bordo in un molo, era ancora più pericoloso.
Infatti, con la terra che sembrava muoversi sotto i suoi piedi e la testa che girava come una trottola impazzita, non appena tentò di sollevarsi dal pavimento perse l'equilibrio e ad accoglierla ci fu l'acqua fredda del lago.
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[ ITA ] Back From The Dead - Delena ITA
Fanficestratto; Una voce cominciò a risuonare nella sua testa, la sua stessa voce: stai impazzendo, la sua morte ti ha mandata fuori di testa. Guardati, Elena, sei diventata il fantasma di te stessa e stai impazzendo. Saresti dovuta morire in quel lago ed...