"la partita inizia adesso"

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kageyama pov

Mi sentivo responsabile, in fondo avevamo perso il primo set solo a causa mia, perchè non ero riuscito a gestire la pressione e mi ero lasciato distrarre.
Forse non meritavo di stare in campo, un alzatore è come un direttore d'orchestra, se è distratto perde il ritmo e con lui anche il resto della squadra, io non avevo fatto altro che far accumulare punti agli avversari, invece sugawara, mio senpai del terzo anno, in un attimo entrando in campo aveva risollevato il morale dei suoi compagni, permettendogli così di riacquistare forza e fiducia e di giocare meglio.
Questo dovrebbe fare un buon alzatore. Allora io cos'ero? Senza accorgermene il mio volto si incupì e iniziai a fissare il pavimento. Ma per mia immensa fortuna accanto a me c'era sempre lui, era come la mia ancora di salvezza. Poggiò una mano sulla mia spalla, mi girai verso di lui che mi rivolse uno dei suoi soliti sorrisi stupendi, poi mi disse:
"perchè già così abbattuto... era solo il primo set. Vinceremo gli altri due!"
Aveva ragione, ma una persona non cambia da un momento all'altro erano passati solo pochi mesi, rispetto a quando andavo alle medie ed ero solo un re arrogante, non potevo aspettarmi di cambiare completamente in così poco.
Il piccoletto spostò la mano che prima era sulla mia spalla sulla sua coscia e questo istintivamente mi fece girare verso di lui. Non stava più sorridendo, guardava il pavimento, poi iniziò a parlare: "Kageyama, non devi rientrare subito in campo se non te la senti, il coach capirà. Non c'è nulla di male ad avere paura, con me puoi stare tranquillo, né io né la squadra ti giudicheremo"
Inizialmente l'insinuazione di Hinata mi innervosì, ma prima che potessi urlargli contro mi resi conto che, nonostante non volessi ammetterlo, aveva di nuovo ragione. Incredibile,proprio lui aveva ragione, colui che chiamavo idiota una volta sì e l'altra pure. Nonostante non avessi detto niente, lui aveva capito tutto ancora prima di me.
Era incredibile.
A quel punto non era più necessario dirsi nulla. Hinata tutto pimpante si alzò dalla panchina e mi disse:"Beh tu non torni in campo ma io si. Non vedo l'ora di schiacciare!"
Era straordinario come riuscisse a cambiare umore così velocemente. Mi alzai anche io e riferì al coach la decisione presa, lui sembrò comprendere, mi disse che non c'era alcun problema e che capiva perfettamente. Così mi rimisi seduto aspettando l'inizio del secondo set. Tutti si misero ai loro posti, ma prima che la partita iniziasse udii la voce di Hinata rivolgermi le parole più confortanti che avrebbe mai potuto dirmi: "KAGEYAMA-KUN! NON METTERCI TROPPO A TORNARE IN CAMPO, VOGLIO SCHIACCIARE SU UNA TUA ALZATA!BAKA!"
Prima che potessi dire qualcosa la partita iniziò così mi limitai ad osservare, ma dentro di me stavo esplodendo dalla gioia.
Lui aveva bisogno di me.

skip time

La partita stava procedendo abbastanza velocemente. Stavano andando bene, ma giocavano comunque contro una squadra potente. Allo stato attuale il punteggio era di 15 a 10, ma stando fuori dal campo avevo capito il loro modo di giocare, la loro forza non era solo la bravura di Oikawa, era proprio la sua presenza in campo a dare forza alla squadra. Il suo modo di giocare, di includere gli altri, senza contare le sue alzate perfette, seguite dalla potenza del suo schiacciatore. Insomma era Oikawa a costituire il perno della squadra. Osservando la partita senza poter giocare la voglia di tornare in campo era sempre di più. Adesso mi sentivo pronto e forse anche il coach se ne accorse.
Infatti all'ennesimo punto segnato dal Seijoh, il professore Takeda chiamò un time out.
Come se avesse già capito tutto Sugawara si avvicinò a me, mi mise una mano sulla spalla e mi disse semplicemente: "mi raccomando fai vedere a tutti chi sei".

skip time

Arrivava
La palla si avvicinava sempre di più
Toccava a me
Nishinoya aveva ricevuto alla perfezione e la palla, con una traiettoria perfetta si avvicinava a me.
Non potevo permettermi di sbagliare
Non mi era concesso
Nella confusione che in quel momento offuscava la mia mente, vidi la figura di Hinata che già prendeva la rincorsa
Era arrivato il momento
Alzai la palla che si diresse verso Hinata: in una frazione di secondo che mi sembrò infinita, ed eccolo, lì pronto a spiccare il volo schiacciando con tutta la sua forza.
Non volevo guardare, anche se i miei occhi erano aperti, non volevano vedere. A costringermi a tornare alla realtà furono le grida dei miei compagni che esultavano. Ci eravamo riusciti. Il punto era nostro!
Girandomi verso i miei compagni potei percepire la chiara voglia di vincere.
Un sorriso beffardo si fece largo sul mio volto e i miei occhi andarono a incontrare quelli di Hinata già fissi su di me. Anche lui sorrise.
La partita iniziava adesso.

𝘀𝗵𝗼𝘄 𝗺𝗲 𝘆𝗼𝘂𝗿 𝗹𝗼𝘃𝗲 [kagehina]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora