Parte II

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Un professore finì la sua lezione con le parole di rito: "Ci sono domande?". Uno studente gli chiese: "Professore, qual è il significato della vita?". Qualcuno, tra i presenti che si apprestavano a uscire, rise. Il professore guardò a lungo lo studente, chiedendo con lo sguardo se era una domanda seria. Comprese che lo era. "Le risponderò" gli disse. Estrasse il portafoglio dalla tasca dei pantaloni, ne tirò fuori uno specchietto rotondo, non più grande di una moneta. Poi disse: "Ero bambino durante la guerra. Un giorno, sulla strada, vidi uno specchio andato in frantumi. Ne conservai il frammento più grande. Eccolo. Cominciai a giocarci e mi lasciai incantare dalla possibilità di dirigere la luce riflessa negli angoli bui dove il sole non brillava mai: buche profonde, crepacci, ripostigli. Conservai il piccolo specchio. Diventando uomo finii per capire che non era soltanto il gioco di un bambino, ma la metafora di quello che avrei potuto fare nella vita. Anch'io sono il frammento di uno specchio che non conosco nella sua interezza. Con quello che ho, però, posso mandare la luce, la verità, la comprensione, la conoscenza, la bontà, la tenerezza nei bui recessi del cuore degli uomini e cambiare qualcosa in qualcuno. Forse altre persone vedranno e faranno altrettanto. In questo per me sta il significato della vita.

Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.

(P. Borsellino)

Se muore lei, per me, tutta questa messa in scena del mondo che gira, posso anche smontare, portare via, schiodare tutto, arrotolare tutto il cielo e caricarlo su un camion col rimorchio, possiamo spegnere questa luce bellissima del sole che mi piace tanto... ma tanto... lo sai perché mi piace tanto? Perché mi piace lei illuminata dalla luce del sole, tanto... portar via tutto questo tappeto, queste colonne, questo palazzo... la sabbia, il vento, le rane, i cocomeri maturi, la grandine, le 7 del pomeriggio, maggio, giugno, il basilico, le api, il mare, le zucchine... le zucchine...

(R. Benigni)

A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi, a piangere c’è il rischio di essere chiamati sentimentali. A esporre le vostre idee e i vostri sogni c’è il rischio d’essere chiamati ingenui. Ad amare c’è il rischio di non essere corrisposti. Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.

(L. Boscaglia)

Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile.

(S. Francesco D’Assisi)

Tutti ti fanno del male nella vita sta a te decidere per chi vale la pena di soffrire.

(B. Marley)

L’unico modo per resistere alle tentazioni è cedervi.

(O. Wilde)

Sorridi sempre, anche se è un sorriso triste, perché più triste di un sorriso triste c’è la tristezza di non saper sorridere.

(J. Morrison)

Tu dici che ami la pioggia, ma quando piove, apri l’ombrello. Tu dici che ami il sole, ma quando splende cerchi l’ombra. Tu dici che ami il vento, ma quando tira, chiudi la porta. Per questo ho paura quando dici che mi ami.

(W. Shakespeare)

Solo la luce che uno accende a se stesso, risplende in seguito anche per gli altri.

(A. Schopenhauer)

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