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Sasuke voleva impiccarsi.

La campanella segnava la fine delle lezioni, e se di norma sarebbe stato felicemente entusiasta adesso avrebbe volentieri preferito trattenersi ulteriormente lì a scuola per qualche corso extra dove principalmente si sarebbe dovuto esporre per socializzare con altri esseri umani. Quindi la questione era piuttosto grave.

Sospirò seccato — ora doveva solo armarsi di tanta pazienza, pregare qualche divinità affinché suo padre non fosse in casa, ed evitare così incontri spiacevoli e spiegazioni imbarazzanti da dover inventare con quello stupido di un dobe.

Già sapeva che palesemente tutto sarebbe andato a puttane, perché la fortuna mai era dalla sua parte. In più aveva il viso ancora tutto indolenzito.

Probabilmente doveva avere qualche taglio — sinceramente non si capacitava nemmeno, di come aveva fatto a procurarselo — che si era leggermente infettato perché gli pizzicava da morire. Si appuntò mentalmente di disinfettarlo appena arrivato a casa.

Ora.. dove diavolo è finito quello stupido usuratonkachi?!

Dio, non aveva nemmeno il suo numero —o meglio sì.. c'è lo aveva—ma non sapeva nemmeno cosa avrebbe dovuto dirgli visto che non si erano mai chiamati né tantomeno scritti, quindi non voleva dover ricorrere al cellulare perché sapeva sarebbe morto dall'imbarazzo... cioè si poteva?!

Lui era un dannato Uchiha.

Un po' di contegno Sasuke.

A volte credeva di avere qualche serio problema. Si stava letteralmente rimproverando da solo, proprio come avrebbe fatto suo padre, anzi a dire la verità la sua coscienza aveva assunto persino la voce di Fugaku, anche se quello non era lì.

Scosse la testa, cercando di scacciare via quei pensieri spiacevoli, asciugandosi il volto imperlato di sudore con un asciugamano di fortuna, scoccando un'occhiata in giro per la palestra, nella vana speranza di trovare quel dannato dobe.

Naturalmente di quel disadattato nemmeno l'ombra.

Eppure era abbastanza certo di averlo visto a lezione mentre facevano palestra, possibile che si fosse misteriosamente eclissato?

Sasuke contrasse la mascella, turbato.

No, usuratonkachi non puoi essere così... così dobe!

Non poteva essersi dimenticato che avevano deciso di studiare per il progetto di Orochimaru, giusto ?

Si rifiutava di crederlo così cretino, non poteva... era... era umanamente impossibile sfiorare quel grado di idiozia!

"Uchiha!"

Sasuke si voltò, leggermente seccato per essere stato strappato alle proprie elucubrazioni su come avrebbe potuto vendicarsi su Naruto per averlo lasciato lì come un beota ad aspettarlo.

Una volta che ebbe messo a fuoco la persona che gli stava davanti, assottigliò lo sguardo leggermente perplesso.

Ovviamente si fa per dire, in quanto nessuno poteva decifrare quel suo sguardo impassibile, e leggervi una qualsiasi espressione su quel volto diafano. Kiba infatti si ritrovò a rabbrividire appena, alla vista di quegli occhi così assurdamente impenetrabili.

"Inuzuka" borbottò di rimando l'altro, il timbro di voce incolore.

"Non ti sprecare a salutare come si deve eh!–borbottò Kiba, leggermente irritato dall'atteggiamento schivo di Sasuke-

Comunque ero solo venuto a dirti che Naruto ti sta aspettando al portone principale. Lo aveva chiamato Kakashi-sensei, poco prima che finisse la lezione e per questo mi ha detto di dirtelo."

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