IL NUOVO ANGIOLETTO

17 0 0
                                    

POV’S MARIKA

Ana ha prenotato il volo delle 12:30 per Bologna e ripartirò alle 11:00 domani perché così avrò il tempo di riposarmi per poter andare a lavoro meno stanca, ci starò poco con Melissa e Lisa ma almeno vedrò la neo mamma e la sua piccolina…sono emozionata,non vedo l’ora di vederle e tutto questo grazi ad Ana e Siria… adoro quelle due pazze.

Ana: “ Hai preparato tutto? Non ti sei dimenticata nulla vero?”

Io: “ Quanto mi mancano quei tempi remoti in  qui ero io la matura e la vostra mammina,comunque sì ho preso tutto”

Siria: “ Ho chiamato il taxy arriverà tra poco”

Io: “ Che ore sono?”

Ana: “ 11:15”

Io: “ Ok dovremmo arrivare in tempo”

A&S: “ è agitata”

Io: “ Ma la smetterete mai di parlare in coro e di avere ragione in tutto? Ne va della mia sanità mentale…o almeno di ciò che ne è rimasta”

Siria: “ Beh,allora ci vuole ben poco per  esaurirla”

Marika: “ Ma grazie per l’incoraggiamento!”

Siria: “Marika! Il taxy”

Io: “ Dai andiamo”

Ana: “ Allora,appena arrivi chiama,mandaci una foto della bambina e salutaci tua mamma se la vedi,chiama quando parti e quando sei qui e ti veniamo a prendere,sta attenta a non perdere il bagaglio”

Io: “ E già che ci siamo non dimenticare “ non parlare con gli estranei”! ”

Ana: “ Quello era sottointeso”

Io: “ So badare a me stessa anche se non sembra”

Ana: “ Mi mancherai”

                  Io: “ Starò lontana da voi meno di un giorno…siamo state lontane anni,resisteremo”

Siria: “ E io non esisto?”

Io: “ Oh piccolina”

Autoparlante: “ Il volo in partenza per Bologna è in partenza dal gate 4”

Io: “ Devo andare adesso …ultimo abbraccio?”

Ana: “ E lo chiedi anche?”

Io: “ Piano piano così mi uccidete prima del volo..adesso vado o rischio di farmi uccidere da voi,ci vediamo domani sera”

A&S: “ A domani”

Io: “ Fate le brave e non distruggetemi la casa…Ana, Siria vi concedo di usare la mia camera,una sera a testa,oggi e anche domani  ma non mettetela a soqquadro o vi uccido”

Si parte, di nuovo in aeroporto per intraprendere un viaggio che mi riporta dove ho vissuto i momenti più brutti e più belli della mia adolescenza,dove ho lasciato famiglia e amici,devo ammettere che pur avendoli sentiti tutti i giorni mi mancano molto…davvero tanto.

….

Finalmente arrivata all’aeroporto .

Mamma: “ Marika!!!”

Io: “ Mammaaa!!!!!”

Mamma: “ Ti sono mancata così tanto da strangolarmi?”

Io: “ Probabile”

Mamma: “ E piange, e chi la rivoleva qui”

Io: “ Cattiva…dai portami da Melissa! Hai visto Lisa? è una bella bambina vero? Assomiglia più a Melissa o a Alex?”

Mamma: “ La smetti con tutte ste domande adesso la vedrai”

Io: “ Ok va bene”

Uscita da un aereo e salita in una macchina,potrà mai essere più seccante ciò che bisogna passare prima di fare ciò che si desidera?  Quando deve passare il tempo non passa mai.

Io: “ Quanto manca”

Gianluigi: “ Sei entrata in macchina, mi hai salutato e mi hai fatto trenta miliardi di volte questa domanda, lo sai non mi mancava nulla di tutto ciò…comunque siamo quasi arrivati”

Io: “ Ma cos’è sta roba non sono mancata a nessuno”

Gianluigi: “ chissà il perché!”

Io: “ Oh non…”

Gianluigi: “ Non frignare siamo arrivati”

Io: “ Fermati fermati”

Gianluigi: “ Ok…mi raccomando finisci sotto una macchina mentre corri”

Io: “ Gentile,mamma digli qualcosa mentre io vado da Lisa”

Io: “ Mi scusi dove posso trovare Melissa…”

Melissa: “ Ciao, bella ragazza!”

Io: “ Grazie lo stesso mi ha trovata”

Io: “ Ciao mammina!”

Melissa: “ Ciao bella bona”

Io: “ Bona mo!?”

Melissa: “ Quell’infermiere lo pensa”

Io: “ Come no…dai portami a vedere ciò per cui sono venuta”

Melissa: “ Beh non sei venuta per me?”

Io: “ Certo che no”

Melissa: “ Dai vieni, ti perdono solo per il fatto che la mia piccolina è più bella che me”

Io: “ Non si può dire che la maternità ti abbia fatto male cara mia”

Melissa: “ Eccoci”

Io: “ Oddio ma è un angioletto”

Melissa: “ Vuoi prenderla in braccio?”

Io: “ Sì che voglio…me la posso portare in Inghilterra?”

Melissa: “ Ma neanche per sogno,te lo scordi”

Io: “ Oddio ma è uno scricciolo,è così piccola, è uguale spiccicata ad Alex”

Melissa: “ Lo sai che neanche quando ero incinta piangevo quanto te vero?”

Io: “ Ma che vi ho fatto,mamma mi dice che non mi rivoleva qui,poi Gianluigi mi dice che non gli mancavo e che dovevo finire sotto una macchina mentre venivo qui poi tu critichi la mia  diversa sensibilità…siete tutti cattivi,solo questo angelo è bravissimo…vero piccolina?!”

Melissa: “ Per quanto ti fermi?”

Io: “ Fino a domani,alle 11:00 devo essere all’aeroporto”

Melissa: “Ti piace la tua nuova  vita e la tua nuova casa?”

Io: “ Devi venire a giudicare tu stessa”

Melissa: “ Devi aspettare un po’”

Io: “ Ci sono abituata”

Mamma mia che giornata, avere in braccio quella bambina,parlare con Melissa,rincontrare Gian e mamma è stato bello…soprattutto conoscere la piccolina,è così bella e innocente e l’amore negli occhi dei suoi genitori mentre la guardano e la stringono a loro,ignari di quello che li riserverà il futuro è tutto così strano: pensare che Melissa è diventata mamma quando poco tempo fa eravamo due scolare, non è nemmeno passato molto, un anno da noi due sedute ad un banco ,bei  ricordi e con l’arrivo di Lisa credo proprio ce ne saranno ancora …oh immaginiamo quella piccola scorazzare in giro per casa…si faranno delle belle risate mi sa!

DREAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora