1. Ciao, sono Harry e sono un vampiro!

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"Jay, quello che mi stai chiedendo è praticamente impossibile" il ragazzo si appoggió al bancone della cucina e incroció le braccia al petto.

"Harry, per favore! Ti sto solo chiedendo di proteggere Louis."

"Mi stai chiedendo di andare nella sua stessa scuola, di diventare suo amico e di venire a vivere qui!"

"Dio mio Harry, tu hai davanti l'eternitá, Louis potrebbe morire da un momento all'altro"

"Hai dato a Louis sangue di vampiro quando era piccolo. Anche se morisse rinascerebbe dopo qualche ora"

"Ma allora non capisci!? Menomale che hai 185 ann-"

"176"

"É la stessa cosa, resti sempre un ventenne. Se Louis diventa un vampiro i Superiori lo scopriranno subito, e non esiteranno un secondo a piantare un paletto nel cuore sia lui che a me. Devo farlo vivere fin quando non cambieranno i Superiori. Cioè tra un anno. Ma io non posso stargli sempre accanto" Harry notó che Johannah aveva gli occhi lucidi e che una lacrima stava scendendo lungo la guancia. Fece per parlare, probabilmente per dire di nuovo di no, ma furono interrotti da la porta che si aprì.

"Boooo" una bambina di cinque anni spuntó da sopra le scale e a grande velocitá raggiunse il ragazzo alla porta, che la prese in braccio e le diede un bacio sulla guancia.

"Ehy piccolina, come stai?"

"Bene Boo! Tu come stai?"

"Bene anche io piccolina" sorrise e la posó a terra, poi andó in cucina, dove trovó sua madre seduta e un ragazzo alto e magro, dai capelli ricci e castani appoggiato al bancone.

"Ciao má- tu chi sei?" spostó lo sguardo da sua madre allo sconosciuto, il quale si avvicinó a lui.

"Io sono Harry Styles e-" guardó Johannah per un attimo "-e per un po' di tempo dovrò stare qui"

"Per un po' di tempo? Qui, in casa?"

"Esatto, i miei sono..in viaggio per lavoro e tua madre, conoscendo bene la mia, ha voluto ospitarmi"

"Spero che tu non abbia problemi Lou" disse Johannah, che stava ringraziando mentalmente Harry non si sa quante volte.

"Nessun problema. Io comunque sono Louis"

Prima che Harry potesse dire qualcosa, Johannah parló di nuovo. "Lou, puoi preparare l'altro letto che c'è in camera tua? La stanza degli ospiti è tutta sottosopra" Louis annuì e andó nella sua stanza, lasciando gli altri due di nuovo soli.

"Grazie mille Harry, se c'è qualcosa che posso fare per ripagar-" ma Harry la interruppe con un gesto della mano.

"Non preoccuparti Jay, non mi serve nulla in cambio"

"Va bene, grazie grazie grazie"

La veritá è che Harry non accettó per far felice Johannah, ma perchè appena vide Louis pensó subito che ci sarebbe stato da divertirsi con un ragazzo di tre anni piú piccolo (se non calcoliamo i 156 anni passati a fare il vampiro).

Nel pomeriggio Harry tornó a casa sua per trasferire le sue cose a casa Tomlinson, mentre Louis era intento a ripulire un vecchio cassettone che c'era in camera sua e a preparare il letto. La piccola Daisy continuava a farsi domande sul nuovo arrivato e Johannah puliva tutta la casa e, chiaramente, era a dir poco sollevata e contentissima del fatto che Harry avesse accettato di proteggere suo figlio. Cosí, mentre passava lo straccio nel salotto, pensava a quando, 58 anni fa, i Superiori avevano l'avevano condannata ad una pena ben piú grande della morte stessa, essendo un vampiro.

Malediction || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora