2. Festa

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LOUIS' POV

"Sì, questa sera ci sono, e anche Tom e Nina...No non so se viene anche Harry...Zayn non gliel'ho ancora chiesto cal-PORCA PUTTANA IL MIGNOLO! Smettila di ridere! Va bene, dopo glielo chiedo, ciao"

Stavo girovagando per casa con il telefono tenuto tra la spalla e l'orecchio mentre con le mani stavo scrivendo su un foglio la lista degli invitati per la festa di quella sera (per la cronaca, ho anche sbattuto il piede contro il tavolo), Zayn mi stava tormentando da una settimana riguardo questo evento: era la festa di fine estate e doveva essere perfetta. Terminata la chiamata e mi sedetti al tavolo in cucina, iniziando finalmente a scrivere decentemente, quando sentii una voce proveniente da dietro di me e per poco non caddi dalla sedia.

"Dove dovrei andare io?" non lo avevo neanche sentito entrare, come fa ad essere così silenzioso? E' inquietante questa cosa, davvero.

Alzai gli occhi dal foglio su cui stavo scrivendo e mi girai verso Harry, "Stiamo preparando una festa per questa sera, a casa di Zayn, ci stavamo chiedendo se tu volessi venire, così magari potrai conoscere nuova gente"

"Ma certo" Harry mi fece l'occhiolino, poi prese una sedia dallo schienale e si sedette accanto a me, posando con disinvoltura una mano sul mio ginocchio. Sgranai gli occhi, sorpreso da quel gesto, ma feci finta di nulla e continuai a scrivere. Erano in tutto 130 nomi e mancavano ancora alcune conferme.

"E a che ora è questa festa?"

"Inizia verso le dieci, e finisce..uhm quando se ne vanno tutti" feci le spallucce, il "quando se ne vanno tutti" equivale solitamente alle tre o quattro del mattino.

"Perfetto. Dove hai detto che è?"

"A casa di Zayn, oggi fa davvero caldo e quindi staremo in giardino, visto che ha una piscina"

"Se la passa bene, allora" rise, poi guardò la lista di nomi, che sembrava più che altro una pagina del death note, visto che molte di quelle persone mi stavano sul cazzo.

Zayn mi aveva chiesto di andare un paio di ore prima, in modo da aiurarlo a sistemare le cose per la festa.

"Io devo andare da Zayn prima, vuoi venire con me?" chiesi, tamburellando la penna sul tavolo e alzando gli occhi verso di lui.

"Sì, va bene. É vicino? Altrimenti possiamo andare con la mia auto"

Organizzai velocemente una mappa mentale: da casa mia a quella di Zayn ci voleva circa mezz'ora a piedi, quindi un passaggio sarebbe stato comodo, per cui accettai.

Dopo aver finito di scrivere, presi il telefono e scattai una foto alla lista dei nomi, che mandai a Zayn.

"Bello il tuo sfondo" disse Harry, andai meccanicamente alla home e vidi che come sfondo avevo una foto di me al mare. Arrossii leggermente, bloccai il telefono e lo ringraziai in quasi un sussurro.

Alle otto mancava poco meno di un'ora, quindi salii in camera insieme a Harry e iniziammo a prepararci.

Scesi le scale, Harry arrivò poco dopo di me.

"Stai proprio bene, questa sera" mi disse. Strabuzzai gli occhi: era un altro complimento? Stava flirtando con me? Scacciai subito quei pensieri dalla mia testa, non capendo comunque il significato di quel commento. Biasicai un grazie e lui, per chiudere questa "conversazione", mi sorrise. Afferrai una sacca nera che si trovava sulla sedia, facendo attenzione a non farla sbattere da nessuna parte visto che conteneva bottiglie di vodka che facevano invidia ai russi. Poi uscii, seguito da Harry.

Il viaggio durò circa dieci minuti. Non accadde nulla di che, tranne per il fatto che Harry continuava a tenere la mano sulla mia gamba. Ma cos'ha? E' una specie di tic? Decisi comunque di fingere che quel comportamento fosse normale e di non dire nulla a riguardo.

Malediction || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora