AU
Villain Deku:
"Arrenditi, nessuno verrà a salvarti..." La misteriosa figura di colui che ti ha rapit* ed imprigionat* lì, continua a fare lentamente avanti e indietro per la stanza. Senti che inizia a ridere, ma non è una risata normale... È sadica e malata proprio come quella di un pazzo... Si ferma al centro della stanza per poi posizionarsi davanti a te. Il cappuccio gli cade sulle spalle e finalmente puoi vederlo in viso: è estremamente pallido, ha le lentiggini, i capelli verde scuro e le iridi colore smeraldo. 'È un peccato che un ragazzo così carino sia un villain...' pensi tra te e te. Senza farci caso ti ritrovi a fissarlo, il suo sguardo è così magnetico che potresti perdertici dentro per poi non ritrovare più l'uscita... A riportarti alla realtà è il gelido tocco della pistola puntata contro la tua tempia. Adesso il ragazzo dagli ipnotici occhi smeraldati ha smesso di ridere e ti guarda con uno sguardo di ghiaccio mentre tiene il pollice poggiato sul grilletto. Un solo movimento e la tua vita sarebbe finita... Al collo ti è stato messo un collare in grado di neutralizzare qualsiasi quirk, in modo da renderti totalmente indifes*... Senza volerlo, iniziasti a singhiozzare. Lacrime quasi trasparenti iniziarono a rigare le tue guance... Il villain davanti a te se ne accorse e, soddisfatto, scoppiò nuovamente a ridere... Quella risata così folle, sadica e malata ti dà sempre più sui nervi ogni secondo che passa ma di certo non puoi dirglielo... "Okay, Giocattolino, ti dispiace se ti chiamo così?" Ovviamente non è una vera domanda perciò ti limiti a non rispondere... "Bene, lo prenderò per un sì. Ora lasci che t'illustri le regole..." La sua ora non era più una risata ma un ghigno "Prova a scappare e sei mort*, dissubbidisci ad un mio ordine e sei mort*, mancami di rispetto e mi assicurerò di farti passare i momenti più infernali della tua breve vita..." Prese una pausa per guardarti e vedere se lo stessi effettivamente ascoltando, poi continuò "Comportati bene e vedrò di andarci piano con te..." Finalmente allontana la pistola dalla tua tempia, il che basta a rassicurarti un minimo "Chissà... Forse, se ti comporti bene, potrei anche pensare di liberarti. A patto di lavorare per me, ovviamente... Ma fossi in te adesso non mi preoccuperei del futuro... È già tanto che tu sia ancora in vita" Si avvicinò alla porta, inserì un codice a te sconosciuto, e ghignò "Ci vediamo dopo..." lasciò la stanza abbandonandoti lì in quel luogo silenzioso ad attendere, a malincuore, il suo ritorno... Decidi di guardarti intorno: le parenti completamente bianche, il pavimento di legno, le finestre sono completamente assenti, c'è un letto singolo attaccato ad una delle pareti, un tavolino di legno, due sedie e due porte: una che conduce ad un bagno simile alla stanza principale, solo più piccolo, e l'altra: quella da cui è uscito il ragazzo... Per aprirla serve un codice numerico che tu, ovviamente, non conosci. Non provi nemmeno ad inserire numeri a caso, tanto non funzionerebbe e, nel peggiore dei casi, potrebbe anche scattare un allarme...
Un quaderno nero, appoggiato sul tavolino, con accanto un'elegante biro del medesimo colore, catturano la tua attenzione. Il quaderno completamente vuoto tranne per una frase nella prima pagina che recita: "Usalo pure come meglio credi, scrivere dovrebbe aiutarti a non impazzire..."
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Mini story × Reader✨
Fanfic✨APERTO✨ Vi proporrò delle trame e, nei commenti, si faranno delle piccole role in base al personaggio a cui è dedicato il capitolo, spero che l'idea vi piaccia <3